Calciopoli, Jacobelli: “Basta polemiche al veleno”

CALCIOPOLI – Domani a Napoli ricomincia il processo penale a Calciopoli, domenica sera a San Siro si gioca Inter-Juve. Ancora una volta, non è la prima e non sarà l’ultima, il calendario intreccia le vicende del più grande scandalo del nostro football con il confronto sportivo fra le due Grandi. Un confronto sportivo che deve, sottolineasi, deve, tornare ad essere civile, in attesa che i tribunali si pronuncino, che la giustizia sportiva esca dal letargo perchè, prima o poi, qualcuno dovrà spiegare come mai le famose 180 mila intercettazioni a disposizione da anni, siano state acquisite in Via Allegri soltanto nelle scorse settimane e solo perchè la difesa di Moggi le ha recuperate. Per opposte ragioni, juventini e interisti in questi anni hanno alimentato una rivalità che ha travalicato il contesto squisitamente calcistico, sconfinando in un astio (eufemismo volutamente tale) e in una contrapposizione che non porta da nessuna parte. Sia chiaro: nella stessa misura in cui i sostenitori nerazzurri ricordano le sentenze sportive emesse dopo sei gradi di giudizio, l’ansia di giustizia dei tifosi bianconeri è altrettanto legittima, alla luce degli sviluppi partenopei. Così come la Federcalcio deve smetterla con la melina sulla proposta di radiazione di Moggi (è radiabile sì o no?) e sulla richiesta di revoca dello scudetto assegnato all’Inter a tavolino nel 2006. Ma quanto ci vuole a prendere una decisione chiara, netta e inequivocabile? Ma lo capiscono Abete e associati che il peccato originale di tutta questa sporca faccenda è stata la sommarietà dei procedimenti dell’estate 2006 alla quale ora fa da contraltare la lentezza esasperante degli uffici inquirenti di via Allegri?  La stessa lentezza che contribuisce a rimettere in circolo i veleni di polemiche stucchevoli. Agnelli va da Abete a parlare del ricorso juventino; Moratti ironizza sui presunti sorrisi di Agnelli e Abete; Agnelli replica a Moratti dicendo di vederlo nervoso; Paolillo si presenta a San Siro prima di Inter-Werder e pontifica sulla Juve che, oltre a quello 2006, dovrebbe restituire altri titoli; Moratti dà ragione a Paolillo, ma chiede scusa ad Agnelli per avere criticato la sua battuta; tutto finisce nel frullatore mediatico e, di nuovo, la vigilia di Inter-Juve si arricchisce di fibrillazioni tanto gratuite quanto evitabili. Per favore, piantatela.

Fonte: Xavier Jacobelli per quotidiano.net

La Redazione di Calciomercatonews.com




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