JUVENTUS – Come Nedved. Meglio di Nedved. Furia ceca e furia serba. Filastrocca già sentita?
L’anno scorso, di questi tempi, il ritornello era: come Michel? come Zizou? Qui la filastrocca era verdeoro, il protagonista era Diego. Giusto il tempo di far arrossire Philippe Mexes e fare due gol fantastici all’Olimpico di Roma et voilà: Maradiego (bello grande su “Tuttosport”). Sappiamo com’è andata: stagione-disastro per l’equipe bianconera e per il brasiliano che chiude con 5 gol, pochi numeri d’alta scuola e tanti rimpianti. Tre mesi dopo e sono già saluti e baci. Auf wiedersehen, Diego.
Quest’anno il tormentone si sposta dalla trequarti alla fascia: ma non sarà un azzardo? Krasic e Nedved. Paragone scomodo per il nuovo idolo bianconero, chiamato subito a non far rimpiangere un’assenza pesante, un’assenza di quelle che creano, più che un buco, una voragine. La chioma bionda è simile, sull’impegno ci siamo, le caratteristiche tecniche sono ben diverse.
Al di là di quelli che sono i colpi che contrassegnano il serbo ed il ceco, il rischio è quello di illudersi, di bruciarsi nuovamente. Pavel ha fatto la storia, ha trascinato la Juventus per lunghi tratti. Krasic è un ventiseienne che regala speranze; il paragone è fuori luogo, il ritornello stona.
Speriamo, tra qualche tempo, di parlare del primo serbo Pallone D’Oro e festeggiare nuovi successi con Milos protagonista (così come si faceva con Pavel), ma non esaltiamoci e continuiamo a lavorare. Filastrocche no, grazie.
Fonte: Tuttipazziperlajuve.com
La redazione di Calciomercatonews.com