CALCIOMERCATO MILAN ROMA – In due gare di Coppa in maglia rossonera ha dominato l’Auxerre ( doppietta) e agguantato ieri gli impertinenti ragazzini olandesi ( età media 23, 6 anni). Tre gol milanisti in Champions e tre gol suoi. Anche perché, a dirla tutta, Robinho sciupa come non mai (clamorossissima una palla gol buttata alle ortiche alla mezz’ora) e Boateng, all’ultimo respiro, trova sulla traiettoria uno strepitoso Stekelenburg. Tre gol su tre in Champions, per Zlatan Ibrahimovic, e cinque in sei partite complessive: cambia poco, per lui, se Allegri accantona il tridente, scegliendo di innestare Seedorf che non è una furia, però propizia il gol, distribuisce palloni preziosi, in molteplici occasioni risulta incisivo. Non è un Milan da circo, come desidera Galliani, ma per la verità non è nemmeno ancora un Milan concreto, come auspica, completando il concetto, sempre l’ad: tuttavia, procede spedito anche in Europa, ed è la cosa che più conta, al di là degli impacci di Robinho, delle difficoltà di Flamini in copertura, degli eccessi arbitrali e della fresca intraprendenza dell’Ajax.
Borriello, con un sinistro fantastico, mette al sicuro il successo di una Roma generosa, non certo brillante, graziata da due pali e baciata da una rete di Mexes: un sinistro fantastico, quello di Borriello, in girata al volo, scoccato dopo tre minuti appena dal suo ingresso, terzo gol giallorosso e tante belle promesse rinnovate. Attorno a lui, convince Perrotta, trequartista ritrovato, ma il gruppo fatica oltremisura, concede un gol dopo la prodezza, accumula sofferenze impreviste. Però orgoglio e carattere sorreggono la squadra (il simbolo è Adriano, decentrato a destra e imballato, ma pronto a ripiegare, combattere su ogni pallone) e sono qualità importanti per uscire dal buio. E la Roma che batte l’Inter e il Cluj vede già la luce.
Stasera largo all’Inter, a Milano contro il Werder Brema: Benitez sgonfia il caso Chivu ed esclude il problema Eto’o, accartoccia le critiche e nega pressioni. Cerca slancio, soprattutto, in un girone ingessato dai pareggi, confidando anche nell’effetto San Siro, dove lui ha sempre fatto il pieno: speriamo solo che l’atmosfera non risenta della povertà di spettatori…
Fonte: Corriere dello Sport
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