MERCATO INTER – La prima sconfitta in campionato dell’Inter non è un dramma. Anche l’anno scorso i nerazzurri-tritatutto persero all’Olimpico e permisero alla Roma di portarsi a un punto dalla vetta a una manciata di giornate dalla fine. Sempre nella stagione passata, il primo stop arrivò solo una giornata più tardi, alla sesta, in casa della Sampdoria. Nessun caso, ma nessun dorma. Perché il campanello d’allarme è suonato.
Tralascio l’atteggiamento troppo rilassato nella fase finale dell’incontro ed episodi spiacevoli come quello di Chivu a muso duro con Benitez (sarebbe successo con Mourinho?). L’aspetto che deve maggiormente preoccupare l’Inter è la mancanza di alternative di primo livello ai titolari. Sabato all’Olimpico, la panchina nerazzurra era occupata da Santon, Muntari, Mariga, Obi, Coutinho e Biabiany. Attaccanti veri? Zero!. Per una volta c’era da invidiare gli avversari che potevano contare su Vucinic (guarda caso match-winner), Julio Baptista e Adriano.
Prima o poi doveva succedere: complici gli acciacchi di Milito e la stanchezza di Pandev, Benitez si è ritrovato senza alternative valide in una partita delicata come quella dell’Olimpico.
Non è il caso di rimpiangere Balotelli, se Zanetti dice che il clima è più tranquillo da quando se n’è andato a Manchester. Piuttosto sottolineiamo la mancanza di rimpiazzi. Uno su tutti, quell’Edinson Cavani con cui l’Inter flirtava dal gennaio scorso. Era l’alternativa a Pandev se il macedone non si fosse liberato della Lazio.
L’idea Cavani è tornata poi prepotentemente d’attualità nei giorni dello strappo con Balotelli. Gradimento altissimo del giocatore e del suo procuratore Triulzi sull’ipotesi nerazzurra, cifre ridimensionate rispetto alle sparate invernali (30 milioni) di Zamparini, possibilità di diluire il pagamento, eventualità di inserimento nella trattativa di giovani che interessavano al Palermo, tipo Khrin. Cavani era al mondiale e veniva sempre accostato ai nerazzurri.
Ma l’Inter in quei giorni aveva le idee confuse. Venivano seguiti anche Sculli, Kuyt, Mascherano e nell’indecisione nerazzurra si è inserito brillantemente Riccardo Bigon con il contratto su carta intestata Napoli.
Ora è il momento dei rimpianti. Cavani all’Olimpico forse sarebbe stato addirittura titolare. Il suo stato di forma avrebbe permesso a Benitez di recuperare Milito con maggiore tranquillità e il parco attaccanti dell’Inter sarebbe stato all’altezza di quello dell’anno scorso. Con un Cavani più disciplinato di Balotelli.
C’è gennaio per rimediare. Ma Cavani, ormai, ha preso un’altra strada.
Fonte: Alberto Brandi per sportmediaset.it