Bari-Brescia / La fama di ‘pararigorì del portiere del Bari, Jean Francois Gillet, ha registrato una tappa importante proprio in una sfida contro il Brescia. I pugliesi, il 4 febbraio 2001, persero in casa per 1-3, ma il belga parò due calci di rigore (uno a Pirlo, l’altro ad Hubner). Domenica prossima i biancorossi affronteranno l’undici di Iachini con la ferrea volontà di girare pagina dopo le quattro sberle ricevute a San Siro dall’Inter. «Il Brescia è una squadra tosta – spiega il capitano del Bari – ha qualità e volontà, proprio come il Bari la passata stagione. Dovremo fare una grande partita per vincere. I loro obiettivi sono identici ai nostri, sarà uno scontro diretto. E noi non possiamo permetterci di regalare punti in casa». I lombardi sono molto pericolosi sui calci piazzati. «Sto studiando le punizioni di Diamanti – ribatte Gillet – sono molto insidiose. Dobbiamo evitare di fare fallo al limite dell’area di rigore». Il portiere ha poi qualcosa da puntualizzare sulla batosta subita contro Etòo e compagni. «Il nostro gioco – dice – si è visto solo per un minuto. Se abbiamo perso è esclusivamente per colpa nostra. Abbiamo regalato due rigori: il colpo di mano di Ghezzal, per quanto istintivo, l’abbiamo pagato caro. Mi dispiace per Pulzetti. Non possiamo incolparlo, anzi avremmo dovuto aiutarlo con qualche raddoppio di marcatura». Intanto la squadra dovrà convivere fino a gennaio con una rosa ridotta all’osso da ristrettezze strutturali e infortuni. Gazzi è recuperato ma Belmonte no. Il centrocampista ha ripreso regolarmente la preparazione e sarà disponibile per la gara di domenica prossima contro il Brescia al San Nicola. Dovrà ancora pazientare, invece, il difensore, frenato da un dolore all’anca destra: ha svolto lavoro differenziato. L’attaccante Castillo ha interrotto la seduta in anticipo per un leggero fastidio al tendine rotuleo. In gruppo si è rivisto il terzino Salvatore Masiello, reduce da due settimane di stop per una distrazione muscolare. «Il problema è avere una retroguardia dimezzata dagli acciacchi. Tra i difensori – aggiunge Gillet – perchè si arrivi ad una certa confidenza e fiducia sul campo, ci vuole una sorta di rodaggio. Solo giocando sempre insieme si colmano le lacune dei compagni di reparto». Il belga intanto scommette sul giovane D’Alessandro. «L’ex romanista può rivelarsi l’arma in più. Fa la differenza, ha grande facilità nel saltare l’uomo nell’uno contro uno»
FONTE: ANSA
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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