Serie A, Milan – Andare sotto davanti al proprio pubblico, rimontare e non riuscire a vincere contro una piccola. Il deludente pareggio del Milan contro il Catania non è certo una buona notizia per i tifosi rossoneri, di umore ancora altalenante visti i risultati del diavolo contro Lecce, Cesena, Auxerre e siciliani. Il clamore provocato dagli acquisti di Ibrahimovic e Robinho non produce, da solo, punti sul campo. In particolare, ieri, lo svedese è sembrato troppo poco motivato, e il talento del brasiliano è stato confinato in tribuna per problemi fisici. In tutto ciò Allegri ha fatto due cambi solo nei cinque minuti finali, facendo entrare Oduamadi per Inzaghi e Gattuso per Seedorf. A dimostrazione che le riserve di questo Milan forse non sono proprio all’altezza dei titolari. La buona notizia è sempre quella: il gol di Inzaghi. Ancora una volta decisivo, ancora una volta sul filo del fuorigioco, Pippo la butta sempre dentro. L’intesa con Ibrahimovic arriverà, il “fenicottero” è a Milano da troppo poco tempo ed è ancora, nonostante i lampi di genio di Champions League, in fase di rodaggio. La squadra di Giampaolo ha giocato a Milano una partita intelligente, chiudendo gli spazi di Ronaldinho e Antonini e trovando in Ricchiuti quel giocatore talmente sveglio da far ripartire in fretta il contropiede. Peccato per gli etnei, che sia stato proprio il trequartista argentino a concludere male la ripartenza che avrebbe portato il Catania sul 2-0.Già, perché non solo il Milan era andato sotto per la bomba a 110 kilometri orari di Capuano, stava addirittura rischiando di subire il secondo gol del Catania: ancora una volta su contropiede, ancora una volta preso da un calcio d’angolo a proprio favore, ancora una volta come a Cesena e come contro l’Auxerre. Il problema è che il Milan del “superattacco” troverà spesso di fronte a se, squadre che giocheranno con 9 calciatori dietro la linea della palla, che difendono con il coltello tra i denti e che provano a ripartire appena possono. Il risultato di 1-1 è stato raggiunto su una disattenzione della difesa del Catania, troppo poco per un Milan che punta a “vincere tutto”. A questo ci pensa Allegri che chiede ai suoi più sacrifici e più dedizione alla causa, perché questo Milan ha di fronte a se una strada lunga e difficile, ma che può percorrere trovando altri modi per vincere.
Purché non si sbatta contro la pietra lavica.
Fonte qsvs.it
La redazione di calciomercatonews.com
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