JUVENTUS – Gigi Delneri ha già perso la Juve, ammesso che l’abbia mai trovata. La recita di Europa League contro il Lech Poznan è stata qualcosa di irritante. E forse mi sto tenendo basso. Ora, capisco: un mercato difficile, la necessità di ripartire da zero, il problema cessioni. Tutto quello che vogliamo, ma non al punto da balbettare calcio. La difesa: una banda del buco. Il centrocampo: improvvisazione allo stato puro. Le fasce: in balia De Ceglie e Lanzafame, ci sarebbe da stropicciarsi gli occhi per capire se è incubo o realtà. Realtà, piuttosto che incubo. E mi dispiace che un allenatore bravo come Delneri debba memorizzare una salita già ripidissima.
Passerà, ma ora è nera. La Juve ha lasciato gli onori della cronaca a tale Artjoms Rudnevs, attaccante ventiduenne del Lech, che se soltanto avesse immaginato una tripletta a Torino sarebbe cascato dal letto e avrebbe chiesto il ricovero per continue allucinazioni. Imbarazzante il primo tempo della Juve: parlando di De Ceglie come di un talento in fase di decollo, credo che lo stiano sopravvalutando. E che Molinaro valga tre De Ceglie, con tutto il rispetto. L’onore mezzo salvato nella ripresa (grazie a un fortunoso gol di Chiellini prima dell’intervallo) è una vittoria di Pirro. La difesa della Juve ha incassato sette reti in tre partite: non servono altre parole. Affidare ancora il centrocampo a Melo significa continuare a farsi del male. Melo più Sissoko: preferisco il silenzio. Non resta che l’orgoglio di Del Piero, la sua classe, per tirare qualche coniglio dal cilindro.
Ma siamo davvero sicuri che la Juve, sto dicendo la Juve, debba accontentarsi di qualche coniglio? Non si possono presentare bilanci a metà settembre, non si può dire che Krasic sia stato l’unico acquisto azzeccato. Anche perché – è giusto ribadirlo – Aquilani sarà un altro buon innesto quando troverà la condizione. Ma siamo già nelle tenebre. L’Europa League deve essere antipatica al calcio italiano. Anche il Palermo imbarca acqua in difesa, strano per un perfezionista come Delio Rossi: ai tre di Brescia si sono aggiunti i tre di Praga. Più o meno le stesse modalità. Curiosità: Zamparini riuscirà a tenere la bocca chiusa alla vigilia della sfida con l’Inter? No, si è già scatenato. La Samp rimedia un buon pari nella tana del PSV, nulla da obiettare. Il Napoli in azione contro l’Utrecht è di una noia totale: qualcuno svegli Mazzarri, prima che collezioni alibi.
Riepilogando: una vittoria (il Milan), quattro pareggi e due sconfitte. L’Europa per nemica, speriamo che passi.
Alfredo Pedullà
Fonte: Alfredo Pedullà per datasport.it
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