MILANO – L’Inter non ci sta. L’arrivo di Ibrahimovic e Robinho al Milan ha generato scalpore mediatico e uno spostamento degli equilibri delle forze in gioco in serie A. Ma i nerazzurri hanno ribadito il proprio valore. Lo ha fatto Massimo Moratti in vari modi: innanzitutto con la politica del mercato senza colpi, dopodiché ha ricordato ai giornalisti che i suoi giocatori hanno vinto tutto solo due mesi fa. Ieri infine ha fatto visita al gruppo ad Appiano Gentile. Un’iniezione di fiducia nei confronti di Rafa Benitez e dei suoi uomini che avevano iniziato ottimamente la stagione vincendo la Supercoppa Italiana, ma poi erano incappati nella sconfitta con l’Atletico Madrid e il pareggio a Bologna. A suonar la carica ci ha pensato pure Samuel Eto’o: «C’è rispetto per tutti, ma non abbiamo paura di nessuno – ha dichiarato a Sky il camerunese – Tutti parlano di Milan e Juve perché si sono rinforzate molto, ma l’Inter ha la squadra per continuare a vincere». Serve umiltà, ha spiegato il tre volte campione d’Europa. La prima prova è imminente: domani a Milano arriva l’Udinese di quegli Asamoah e Inler corteggiati nel corso dell’estate. I tifosi si aspettano di ritrovare a San Siro l’Inter dell’anno scorso. Per questo serve una reazione immediata. I fari saranno puntati anche addosso a Diego Milito, apparso opaco e in ritardo di condizione. Il principe che era diventato re nella passata stagione si era sbloccato alla seconda giornata nel derby con il Milan in una partita che fece capire i valori in gioco nel campionato. Stavolta si preannuncia una battaglia maggiore e più lunga.
Fonte: Qsvs
Redazione Calciomercatonews.com