Sciopero, Abete: “Trattative a oltranza o decidiamo noi”

Sciopero Abete / Trattativa a oltranza e se la soluzione non si trova decide la Figc. Sullo sciopero proclamato dai calciatori per il 25-26 settembre a causa del mancato rinnovo del contratto di categoria il presidente federale, Giancarlo Abete detta le linee del contenzioso tra Aic e Lega: appuntamento a lunedì 13 quando le parti si incontreranno per trovare una soluzione proprio sotto il controllo della federazione, chiamata dall’Alta corte di giustizia a vigilare sul braccio di ferro. «Dobbiamo procedere con celerità nel confronto e nella sintesi – ha detto Abete – speriamo che l’appuntamento del 13 sia utile. Se non sarà sufficiente quella data andremo avanti a oltranza: dobbiamo trovare una soluzione per scongiurare l’ipotesi che è proprio da scongiurare». La contrapposizione in questo momento «è forte» ammette Abete, «ma c’è un tavolo convocato e l’obiettivo è far sì che il 13 inizi un percorso che porti a una soluzione. Altrimenti si arriva al commissario ad acta. Si è determinata più una logica di contrapposizione che di confronto reale: adesso bisogna cambiare registro ed entrare nel merito delle cose. Il ruolo della federazione è di stimolare il confronto tra le parti». Oddo ha detto che lo sciopero ci sarà comunque, a prescindere dall’esito della riunione di lunedì. «Se lo sciopero è collegato alla dialettica sul contratto, una soluzione dovrebbe far venire meno lo sciopero – ha aggiunto il presidente della Figcse invece le logiche sono altre bisogna dire quali sono. L’Alta corte ha detto che c’è una vacatio sul contratto ed è una cosa che non può andare per le lunghe. la Figc più che mediare ha l’obiettivo di responsabilizzare le parti: c’è il massimo livello di attenzione. La Figc deve rimanere soggetto super partes, nel ruolo che gli è stato attribuito dall’Alta corte di giustizia. Le soluzioni si possono trovare, basta che non sale troppo l’effetto annuncio»

FONTE: ANSA

Mauro Piro – www.calciomercatonews.com

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