INTER – «E’ la squadra che ha meno problemi perché ha collaudato il sistema nella scorsa stagione. Secondo me non avrà alcuna difficoltà nonostante il cambio di allenatore. Lo scorso anno, Eto’o e Pandev, sugli esterni, rientravano in difesa, fino a che ce la facevano e in generale si sacrificavano tutti. Secondo me sarà uguale quest’anno. Con il passaggio da Mourinho a Benitez non cambierà moltissimo, io finora ho notato meno ripartenze e un gioco più manovrato ma la filosofia mi sembra simile. Credo che la vera Inter sia quella del secondo tempo contro la Roma in Supercoppa e del secondo tempo contro il Bologna alla prima di campionato. A tratti l’Inter è stata devastante, sul piano del gioco intendo, perché la squadra è compatta e quando accelera tutti attaccano e tutti difendono con un grande lavoro dei quattro giocatori offensivi. Secondo me l’Inter è quella lì. Benitez chiede più possesso palla e il gioco punta a maggiore fluidità, non va a sprazzi come l’anno scorso. Eto’o e Pandev fanno maggiori tagli verso il centro rispetto al recente passato, questo è il modo in cui Benitez cerca di far quadrare il cerchio. Spiego: Eto’o in estate diceva di voler giocare più vicino alla porta, bene ora gioca nella stessa posizione dello scorso anno solo che fa tagli differenti. Non giuoca più vicino alla porta rispetto a quello che gli chiedeva Mourinho, ma vicino alla porta ci arriva più spesso, questo sì. Ma dipende dal tipo di tagli che fa, non dalla posizione di partenza».
fonte: corriere dello sport
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