Roma, vicina la cessione del club

ROMA – E’ cominciato il conto alla rove­scia per l’acquisto della Roma. Già oggi l’imprenditore Angelucci potrebbe ave­re un incontro con i vertici della banca per dare seguito alla manifestazione d’interesse del luglio scorso. In ogni ca­so ogni giorno è buono, in questa setti­mana. Intanto venerdì gli avvocati del­l’advisor Rothschild, incaricato da Uni­credit della vendita del club giallorosso, faranno una prima informativa sui po­tenziali acquirenti che si sono fatti avan­ti. Bisognerà attendere la fine di settem­bre, con la costituzione della Newco e la scissione della Roma da Italpetroli, per entrare nel vivo delle trattative di ces­sione. Servirà ancora del tempo per po­ter mettere a punto l’operazione vera e propria. In ambienti vi­cini al dos­sier risulta che ci siano state alcune manifesta­zioni d’inte­resse, che andranno verificate alla luce della lettura dei nu­meri. Sarà determinante per la vendita della società il terreno di Torrevecchia, reso edificabile dal sindaco Veltroni per farne la Cittadella Roma Oltre alla famiglia Angelucci, interpel­lata direttamente dalla banca, sono usci­ti allo scoperto i manager del fondo Cles­sidra, che è disponibile ad entrare come socio di minoranza, affiancando un im­prenditore, che il fondo ha individuato in Francesco Angelini. Inoltre negli ultimi tempi sono stati fatti i nomi del fondo Aabar (già socio di UniCredit), del ma­gnate egiziano Naguib Sawiris e di altre realtà internazionali, tutte interessate ad entrare con una quota. Sul dossier inol­tre sarebbe particolarmente attiva la se­de londinese di Rothschild che già van­ta una certa esperienza nel settore calci­stico, avendo negli ultimi anni condotto in porto diverse operazioni di questo ge­nere. Intanto gli avvocati di Unicredit e Italpetroli continuano a lavorato per mettere a punto i documenti per la na­scita di Newco Roma, la holding in cui confluirà il pacchetto di controllo ( al 67%) dell’As Roma. Nel corso delle trat­tative le parti avevano riconosciuto un valore della squadra intorno ai 150 mi­lioni di euro. E nel caso in cui la vendita dovesse generare un incasso superiore ai 100 milioni, ai Sensi andrebbe un rico­noscimento pari al 5% dell’eccedenza.

Fonte: Gazzetta dello Sport

La redazione di Calciomercatonews.com

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