FIRENZE, 6 settembre – «Sognare aiuta a vivere, e per me tornare a Coverciano, tra la nazionale, è un’emozione forte, da primo giorno di scuola». Roberto Baggio rimette maglia e scarpini, anche se solo idealmente. Nessun allenamento con la nazionale che lo ha visto protagonista in campo, come la Francia ha chiesto a Zidane pochi giorni fa per risollevare il morale dei Bleus. All’ex Codino il calcio italiano ha chiesto di mettere la sua esperienza al servizio della rifondazione, come presidente del settore tecnico Figc.
IL RITORNO – Oggi il campione di Caldogno è tornato a varcare i cancelli di Coverciano non per il corso da allenatore, ma per mischiarsi agli azzurri. Undici anni dopo l’ultimo ritiro al centro tecnico. Domani Baggio sarà al Franchi per assistere a Italia-Far Oer, oggi ha fatto visita a Prandelli e alla sua nazionale. «La maglia numero 10 a Cassano? Credo sia importante per lui averla indosso – ha detto Baggio, intervistato dal Tg1 -. Antonio fa la differenza. Ha ragione Prandelli, la qualità è l’unica strada e l’Italia ha bisogno di giocatori come lui».
IL GIUDIZIO – Emozionato anche di ritrovare Firenze («ricominciare in tinta azzurra e in questa città non è cosa da poco»), Baggio avanza però la stessa richiesta del nuovo commissario tecnico. «Dobbiamo lavorare sui giovani, perchè diventino calciatori e buone persone. Ho visto la partita con l’Estonia, è presto per giudicare: il cammino del calcio italiano è appena all’inizio, ci vuole tempo e pazienza».
Fonte: Tuttosport
La Redazione di Calciomercatonews.com