ROMA – 30 maggio 1994. Sedici anni fa Agostino di Bartolomei, storico capitano della Roma, si toglieva la vita con un colpo di pistola. Esattamente dieci anni prima, il 30 maggio 1984, Di Bartolomei usciva sconfitto dallo stadio Olimpico nella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, dopo che i calci di rigore condannavano i giallorossi alla più grande delusione di sempre. La storia di uno dei più grandi protagonisti della storia della Roma è tornata il 2 settembre in libreria, a dieci anni dalla sua prima uscita, nel libro di Giovanni Bianconi e Andrea Salerno, ‘L’ultima partita’, edito da Fandango, dove i due autori ripercorrono la vita di ‘Agò fino a quella tragica mattina di sedici anni fa. L’ultima partita è la storia di un campione legato profondamente alla sua città, dai primi calci al pallone nei campetti del suo quartiere, Tormarancia, al provino per entrare nella sua squadra del cuore, la Roma, sotto gli occhi del ‘magò Helenio Herrera. L’esordio in maglia giallorossa avviene nel 1972 e tranne una breve parentesi al Vicenza la sua vita si salda ai colori della sua squadra, con la quale vince lo storico scudetto del 1984 con la fascia di capitano al braccio. Il successo più bello, quello in Coppa dei Campioni, è solamente sfiorato: la notte del 30 maggio 1984 il Liverpool batte ai calci di rigore la Roma davanti al suo pubblico e per Di Bartolomei sfuma il sogno di un’intera carriera.
Fonte: Adnkronos
Redazione Calciomercatonews.com