L’Esperto di Calciomercato: “Ecco i retroscena delle trattative più calde e un’analisi del mercato delle grandi”

ROMA – Ben ritrovati con un nuovo appuntamento con il nostro esperto di mercato, che in virtù della chiusura del mercato farà un’analisi completa delle maggiori squadre del nostro campionato.

Eccoci qua, ancora una volta a parlare di mercato, ma questa volta senza previsioni o anticipazioni, ma per svelarvi i retroscena di un ultima settimana di mercato intensissima e per fare un analisi del mercato delle grandi. Obbligatorio, visti i colpi messi a segno negli ultimi giorni, cominciare con il Milan, vera e propria regina del mercato.

MILAN – Il club rossonero ha stupito veramente tutti, me compreso lo riconosco, portando a Milano giocatori di massima caratura. La svolta del mercato è arrivata proprio dalla volontà di Zlatan Ibrahimovic, che dopo l’esclusione dalla gara di ritorno della supercoppa di Spagna ha deciso definitivamente di cambiare aria e ha dato mandato al suo procuratore (Mino Raiola) di lavorare al suo trasferimento. Da li sono cominciate le speranze del Milan, fino a quel momento esili, visto il costo del giocatore e viste le difficoltà della trattativa, ma proprio per la volontà ferrea dello svedese di vestire rossonero anche gli ostacoli più grossi sono stati superati con l’esito che tutti sappiamo. Questione Robinho, la verità è che il brasiliano inizialmente era stato bloccato come “ripiego” nel caso la trattativa Ibrahimovic non andasse in porto, ma da li qualcosa è cambiato. Il club rossonero infatti è riuscito a portare a casa Ibrahimovic per una somma inferiore rispetto a quello che si era prefissata e le tante offerte pervenute per Borriello (già dalla serata di sabato) hanno convinto la dirigenza e il presidente Berlusconi ad investire anche sul brasiliano. Tentativo in extremis è stato fatto anche per il giovane difensore uruguyano Coates, il Nacional nel pomeriggio di lunedì ha però declinato l’offerta del Milan lasciando intendere che però se ne potrà riparlare a gennaio. Ottimi anche gli innesti di Boateng, Amelia, Papastathopulos e Yepes, che rappresentano giocatori di sicuro affidamento e consentono al Milan una rosa molto più completa e competitiva, da valutare Montelongo. Mercato promosso a pieni voti.

INTER – Che dire, mercato veramente povero, la squadra resta sicuramente competitiva, ma forse il presidente Moratti qualche cosa in più sul mercato poteva fare. Nessun nuovo innesto in difesa, ma la permanenza di Maicon garantisce comunque la solidità dimostrata in questi ultimi anni da un reparto che poche volte ha sofferto, a centrocampo non è arrivato il tanto chiacchierato centrocampista di spessore mentre in attacco (o comunque in fase offensiva) sono arrivati i soli Coutinho e Biabiany. Forse un po’ troppo poco, se si considera che è stato venduto  un grande talento come Balotelli e che la squadra ha un età media abbastanza alta. Da segnalare un tentativo per Inler nella giornata di martedì, le richieste dell’Udinese però hanno spinto i dirigenti nerazzurri ad abbandonare in quanto hanno ritenuto troppo elevata la richiesta dei fiulani. Detto questo la squadra resta comunque ai massimi livelli di competitività, potrà puntare su giovani come Mariga e Santon che dovranno esplodere definitivamente e consacrarsi giocatori di livello. Mercato comunque insufficiente.

JUVENTUS – La Juventus ha cambiato molto, secondo il mio punto di vista a compiuto alcune operazioni buone e altre un po’ meno, ma vediamo nel dettaglio. Innanzitutto faccio i complimenti alla dirigenza per aver effettuato importanti operazioni in uscita che non sempre è facile effettuare, con le partenze di Camoranesi, Zebina, Cannavaro, Poulsen, Tiago (che non ha fatto ritorno a Torino) e Trezeguet la Juve si è ripulita abbastanza di giocatori ormai fuori dal progetto (restano soltanto Grosso e Salihamidzic). Altre cessioni andavano invece evitate, giocatori come Diego e Giovinco potevano essere di grande aiuto e gli andavano concesse altre opportunità. Certo, non sono giocatori che si adattano alla perfezione al modulo di Del Neri, ma del resto non trovo molto indicati neanche alcuni giocatori acquistati (e ben pagati) come  Martinez. Riguardo alla cessione di Diego inoltre credo che questa sia avvenuta troppo tardi, tenendo ben presente che il giocatore non era stato messo ai margini della squadra ma su di lui si è fatto affidamento, per gran parte di questo precampionato, per costruire la squadra stessa Se il club aveva intenzione di venderlo avrebbe dovuto farlo prima o almeno evitare di poggiare su di lui per gran parte del precampionato, perché così facendo perdi un altro giocatore “integrato” aggiungendo un nuovo elemento ai già tanti nuovi elementi che ancora si devono integrare, per di più a pochi giorni dall’inizio del campionato. Il risultato di Bari ne è una prova. Concludo con gli acquisti, bene gli acquisti di Pepe, Bonucci, Krasic e Lanzafame, non fuoriclasse assoluti ma ottimi giocatori che potranno dare contributi importanti e che hanno buoni margini di miglioramento, discorso a parte va invece fatto per Aquilani. L’ex giocatore del Liverpool può essere la svolta per il club bianconero, le sue potenzialità non sono in discussione e se riuscisse ad imporsi ai livelli che tutti sappiamo risolverebbe molti problemi al club bianconero, d’altra parte però i suoi continui infortuni e la sua continuità di rendimento non sempre eccezionale rappresentano un incognita. In difesa Traorè e Rinaudo completano la rosa, ma forse serviva qualcuno di spessore maggiore così come in attacco. Da segnalare un tentativo in extremis  per Ujfalusi dell’Atletico Madrid, ma la trattativa non ha avuto buon esito. Mercato nel complesso sufficiente, ma si poteva fare sicuramente fare qualcosa in più.

ROMA – Con l’acquisto di Borriello e la riconferma di Burdisso ha le carte in regola per fare bene, la squadra è pressoché identica a quella dell’anno scorso, con l’aggiunta di qualche alternativa in più come Simplicio e Adriano anche se quest’ultimo rappresenta un’incognita molto grande ma ben superata con l’acquisto di Borriello. Buone anche le operazioni secondarie per completare la rosa come Guillermo Burdisso e Castellini. Mercato buono, soprattutto se si considera il rapporto qualità prezzo.

IL MERCATO DELLE ALTRE – Anche le piccole-medio squadre si sono rinforzate a dovere, acquistando giocatori di spessore e talenti interessanti. Il Parma ha un potenziale offensivo e una qualità quasi ai vertici, l’arrivo di Candreva sommato a quelli di Giovinco e Marques la candidano come sorpresa del campionato anche se la difesa non è di massimo affidamento. Bene anche il Palermo che con operazioni mirate è riuscito  a formare un organico da zona Uefa, così come la Lazio (Hernanes potrebbe far fare un importante salto di qualità) e il Napoli che con l’acquisto di Cavani su tutti vuole puntare in alto. Da valutare Udinese e Fiorentina, l’assenza di Jovetic si sentirà eccome anche se resta una squadra ben strutturata. Concludo con Genoa e Sampdoria due squadre che vivranno un campionato sicuramente da protagoniste, la prima si è rafforzata molto prendendo giocatori di primissimo livello che avrebbero fatto comodo a molte big, la seconda è riuscita a trattenere i suoi pezzi migliori mantenendo un attacco di massima competitività. La corsa alla Champions League è dura, quattro posti per quattro grandi squadre come Milan, Inter, Juve e Roma, ma c’è da giurare che se qualcuna delle grandi dovesse fare passi falsi…

Avete domande o curiosità di mercato e non solo? Continuate a scriverci all’indirizzo di posta elettronica redazione@calciomercatonews.com, vi risponderà il nostro esperto di mercato. Cosa aspettate?

Un abbraccio dal vostro esperto di mercato.

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