Calciomercato Milan/MILANO. Alla fine si farà, ma non sarà una passeggiata. E’ questo il parere di alcuni agenti italiani sul possibile affare dell’estate: il ritorno di Zlatan Ibrahimovic in Serie A, con la maglia del Milan. «Mi sembra una trattativa molto difficile», dice Dario Canovi. L’avvocato romano vede parecchi ostacoli: «Non capisco cosa dovrebbe spingere Marco Borriello, la contropartita tecnica proposta dal Milan, ad accettare un trasferimento al Barcellona dove avrebbe ancora meno possibilità di giocare che in rossonero. Poi mi pare complicato che in questo momento delicato per l’economia il premier Berlusconi decida di sobbarcarsi un ingaggio di circa 10 milioni di euro per regalare un calciatore alla sua squadra di calcio. E infine credo che non sia facile nemmeno il dialogo tra il Barcellona e Mino Raiola. Dal suo punto di vista, infatti, l’agente potrebbe chiedere una sorta di buonuscita al club catalano, ritenendo la partenza del suo assistito un sollievo economico per le casse societarie e un danno da indennizzare per il giocatore».
SACRIFICI PER TUTTI Questioni che ingarbugliano una vicenda già complessa. E’ più ottimista Claudio Vigorelli, a patto però che tutte le parti facciano un sacrificio: «Alla fine l’affare andrà in porto. Però tutti devono rinunciare a qualcosa. Ibrahimovic guadagnerà meno di adesso. Il Barcellona probabilmente pagherà parte dell’ingaggio. E il Milan si metterà in casa un campione dallo stipendio molto elevato. Ma il club rossonero ha dalla sua la volontà del calciatore che non vuole andare al Manchester City, l’altra pretendente».
ALTA VARIABILITA’ Giuseppe Bonetto aggiunge altri due fattori che potrebbero sbloccare la vicenda: «Bisogna tenere conto che il nodo dell’ingaggio è alleggerito dal fatto che Ibrahimovic ha già percepito due mensilità dal Barcellona. Quindi non si parla più di 12 milioni, ma più o meno di 10. E, in secondo luogo, i dirigenti del Milan potrebbero predisporre un contratto con una componente variabile molto forte». Claudio Pasqualin prevede tempi lunghi: «Non penso che sarà decisivo l’incontro a margine del Trofeo Gamper. Servirà solo per chiarire le rispettive posizioni, cercando di accumulare i primi vantaggi negoziali. Credo che si definirà tutto all’ultimo momento, sul filo di lana del 31 agosto. I motivi sono due. Da un lato, il Barcellona preferisce vendere lo svedese piuttosto che prestarlo, per ammortizzare in parte l’esborso necessario un anno fa a prenderlo dall’Inter. Dall’altro, non mi pare che il diretto interessato abbia una predisposizione evangelica. Vedo difficile che faccia sua la massima “Non di solo pane vive l’uomo”, accettando una diminuzione dello stipendio».
DINHO PER ZLATAN Nessun dubbio invece sull’utilità di Ibra per il Milan: «In Italia ha sempre fatto la differenza. E per lui sarebbero una manna gli assist di Ronaldinho ». «Nel breve periodo è sempre un bene avere un giocatore così. Anche perché Ibrahimovic, a livello di permanenza in una squadra, non ragiona mai nel lungo periodo», chiude Bonetto con una battuta.
Fonte: Tuttosport
La Redazione di Calciomercatonews.com
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