Calciomercato Milan, MILANO Spaccati sì, ma anche molto ingolositi. L’eventuale arrivo di Ibrahimovic divide i tifosi rossoneri, sebbene il partito del «sì» sembri prevalere sui «barricaderi». Il concetto più ricorrente è: «Non sarà un santo e ha trascorsi interisti, ma è un giocatore di classe. E i campioni sono sempre ben accetti. A prescindere». Abbiamo fatto un piccolo viaggio all’interno dell’universo milanista per sondare gli umori: su internet, per strada e in curva. Ecco come la pensa il popolo rossonero. Online Su Facebook sono già diversi i gruppi nati appositamente sull’argomento. E Ibra in molte foto compare con la maglia del Milan. «Tutti imilanisti che non vogliono Ibrahimovic al Milan» ieri sera contava 27 iscritti. Non moltima agguerriti: qualcuno minaccia lo sciopero del tifoso, un altro assicura che Zlatan porta solo rogne. Altri ancora lo chiamano mercenario. E’ questa la parola più gettonata del popolo del «no». «Ibrahimovic al Milan» conta invece 114 iscritti, «Noi che vogliamo Ibra al Milan» 48, ma è la pagina ufficiale del club rossonero («A.C. Milan») che registra i commenti più entusiasti: hanno «postato» più di 1.000 appassionati, molti dei quali parlano di «attacco più forte d’Europa» con l’arrivo dello svedese. Trova spazio anche qualche nostalgico di Dzeko. Su Gazzetta.it invece molti tifosi ritengono un errore, anzi «una pazzia» l’eventuale partenza di Borriello per far spazio a Zlatan. E spunta nuovamente con vigore il nome di Edin Dzeko. Al bar Vicino a piazza Axum, accanto alla curva Sud di San Siro, nei bar come per strada è l’argomento del giorno. «Meglio resti dov’è, è un ex interista e nell’ultimo decennio più che il Milan mi pare un’Inter-2 — riflette Andrea Casiraghi, 38 anni —. E poi io preferisco vincere la Champions: non mi pare che Ibra abbia questo gran curriculum in coppa. Non voglio qualcuno che si rivolge ai tifosi zittendoli». Patrizio, 33 anni, è interista ma dà una versione interessante: «Vorrei vederlo al Milan perché è un campione e verrebbe fuori un bel derby». Corrado, 25 anni, e Rocco, 27, non hanno dubbi: «Sarebbe uno dei pochi acquisti decenti possibili. Borriello? Nonè una rinuncia troppo grossa». In curva Dal tifo più caldo nessuna preclusione. Il passato è passato. «Può fare la differenza, quindi ben venga — dice Giancarlo il “Barone”, leader storico della “Curva Sud Milano” —. E’ un giocatore di classe e come tale non va discusso. E’ un mercenario? Le bandiere ormai non esistono più da tempo». Stessa lunghezza d’onda per Paolo, responsabile di «Alternativa rossonera» (gruppo della curva Nord): «Qualsiasi giocatore forte è ben accetto. Il carattere forte non mi spaventa, ne abbiamo già avuti molti. I trascorsi interisti? Nel calcio moderno non bisogna più scandalizzarsi».
fonte: gazzetta dello sport
la redazione di www.calciomercatonews.com
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