Calcio/ROMA – Zdenek Zeman è tornato in pista con il suo Foggia in Lega Pro e subito ne ha per tutti. «Lippi? Non lo valuto per un Mondiale fatto bene o male ma per la sua storia – dice il tecnico boemo a ‘Max’, in edicola da domani -. Non mi sono piaciuti i suoi anni alla Juve dove penso abbia partecipato attivamente a Calciopoli». Mourinho? « (L’Inter) ha vinto la Champions giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d’Europa…». Cassano? «È un talento ma non è mai stato decisivo». Del Piero? «Non è più indispensabile», invece Totti «è eclettico e può giocare ovunque. È da 15 anni che si tira la Roma sulle spalle!». Nell’intervista al mensile, di cui sono state diffuse delle anticipazioni, Zeman parla poi in modo sibillino del nuovo tecnico della Juventus Gigi Del Neri: «Non mi pronuncio visto che fa cose che non sono nel mio spirito». Infine una riflessione sul calcio di oggi e sulla tessera del tifoso. «È tutto business e gioco individuale dentro e fuori dal campo – dice Zeman -. Gli allenatori non contano più nulla, fanno tutto i procuratori. La tessera del tifoso poi è una confessione di impotenza, per pochi delinquenti pagano in migliaia».
Fonte: Ansa
La Redazione di Calciomercatonews.com
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