CAVA DE’ TIRRENI (Salerno) – Il maestro fuma, i ragazzi si divertono. Nessuno ha voglia di perdere il vizio: il Boemo delle “bionde”, la sua creatura di stupire. Rieccolo, Zdenek Zeman, atterrare nuovamente nel campionato italiano: 1349 giorni dopo l’esonero a Lecce (22 dicembre 2006), sul piano più basso del professionismo, per lanciare la Sfida. In Lega Pro, campionato di Prima Divisione girone B, a Cava dé Tirreni, contro la Cavese. Vince 3-0 all’esordio (reti di Romagnoli, Varga e Sau). Zemanlandia atto secondo è un lampo, una fuga lanciata con preavviso. Un’avventura iniziata tutta di corsa.
E pensare che il nuovo viaggio di Zemanlandia ha un motore che si blocca troppo in fretta. Il pullman del Foggia (acquistato nei primi anni Novanta) lascia la squadra in panne sabato pomeriggio durante il viaggio verso la prima tappa della nuova storia. C’è bisogno di chiamare il “muletto” dalla Puglia, per essere in serata nel ritiro di Cava dé Tirreni. Si arriva giusto in tempo per la finale di Supercoppa Inter-Roma: il Boemo è davanti alla tv con Peppino Pavone. Fuma il motore di questo Foggia, come domenica di buon mattina il Boemo accende la prima sigaretta (ha un ritmo di 2 pacchetti al giorno) sfogliando i giornali (non si perde nemmeno un articolo: ha uno staff incaricato della rassegna stampa). Dispensa tranquillità, tra la riunione tattica prima del pranzo, qualche sorriso e tante visite.
Da questo pomeriggio ha iniziato una nuova battaglia: dopo le bombe sulle farmacie, le picconate al Sistema, il fumo in faccia, adesso ha voglia di tornare a insegnare, a stupire, a divertire. L’ultimo ribelle è tornato.
(Fonte ‘gazzetta.it’)
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