TORINO – La “blatterata” di Ferragosto è rappresentata dalla prospettiva dei calci di rigore, in caso di parità, subito dopo i 90 minuti di gioco regolamentare. Scaturisce dalla ricorrente noia dei tempi supplementari, spesso “non giocati” pensando già ai penalties. Di Italia-Germania 4-3, infatti, ce n’è stata una sola: amen. Lasciatemi sognare, e proporre un’altra soluzione: i tempi supplementari disputati con il fuorigioco limitato alle aree di rigore. La chiave tattica di quell’epica sfida messicana, non a caso, fu l’inesistenza della strategia del fuorigioco, con squadre lunghissime e spazi immensi a centrocampo.
Fonte: Carlonesti.it
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