MILANO – Alzi la mano chi, a poco più di un anno dalla cessione di Kakà, pensava che sarebbe successo quanto accaduto in questo funesto (per il brasiliano) 2009-2010. Il Diavolo ha ceduto al Real Madrid il verdeoro per 65 milioni di euro circa, dietro stupore e delusione generale, soprattutto, del popolo rossonero. Si è gridato al tradimento, si è parlato di un Milan lontano anni luce rispetto agli anni ’80 e ’90, i tifosi hanno strappato gli abbonamenti, le tessere di Mediaset Premium e di Sky, ma in fin dei conti, in via Turati, quei geni di Galliani, Braida e Berlusconi, hanno partorito l’ennesimo colpaccio. A quasi 3 anni esatti dalla cessione di Shevchenko al Chelsea, la dirigenza rossonera confeziona il secondo “pacco regalo” in uscita ai “danni” del Real Madrid. 65 i milioni di euro incassati, come dicevamo, in cambio di un giocatore che per tutto il 2009-2010, a partire dalla prima gara ufficiale col Real Madrid, per finire all’ultima sfida in Sudafrica con la maglia del Brasile, non è mai stato incisivo. Con la camiseta blanca ha sfiorato addirittura la “rissa” con il tecnico Pellegrini (che aveva ragione) per le continue sostituzioni. Dunga, invece, ha voluto puntare tutto sull’ex 22 rossonero lasciando mestamente il Sudafrica molto prima di quanto sperato. La pubalgite (forse cronica?) unita all’ultimo problema al menisco che costringerà Kakà lontano dai campi da gioco per almeno 3/4 mesi, fanno di Galliani, Braida e Berlusconi degli autentici geni, come dicevamo in apertura. Resta il dubbio, infatti, che i vertici di Milanello avessero già sentore dei malanni continui di Kakà che le ultime stagioni del verdeoro a San Siro avevano già evidenziato. Alla luce dei fatti, sorge una domanda spontanea: Rivendereste Kakà al Real Madrid? Io si, senza dubbio…
La redazione di Calciomercatonews.com