PARIGI (Francia) – Non ci sarà una punizione collettiva per i calciatori della Nazionale francese che il 20 giugno scorso, nel campo base sudafricano di Knysna, hanno deciso di boicottare l’allenamento prima dell’ultima partita. Il consiglio federale della Federcalcio transalpina (Fff) ha infatti deciso di deferire alla Commissione disciplinare solo i cinque che hanno avuto una «responsabilità oggettiva» nella vicenda, diventata simbolo della disfatta dei ‘Bleus’ ai Mondiali, fissando l’udienza per il 17 agosto prossimo. Il primo dei puniti è l’uomo al centro dello scandalo, l’attaccante Nicolas Anelka, espulso dalla rosa della Nazionale dopo che il quotidiano sportivo L’Equipe aveva pubblicato in prima pagina il pesante insulto da lui indirizzato all’allora ct Raymond Domenech nell’intervallo di Francia-Messico. Un allontanamento che aveva fatto scattare la protesta, culminata nell’ammutinamento, degli altri giocatori, infuriati per la decisione severa quanto repentina dei vertici federali. Oltre ad Anelka, davanti alla disciplinare finiranno anche capitano e vice-capitano dei Bleus in Sudafrica, rispettivamente Patrice Evra e lo sventurato Franck Ribery, già al centro delle polemiche dopo la messa sotto inchiesta per i suoi rapporti con una escort minorenne. Completano il quintetto dei deferiti il centrocampista lionese Jeremy Toulalan, accusato di aver redatto il comunicato con cui i giocatori hanno annunciato la volontà di non allenarsi; e il difensore del Barcellona Eric Abidal, che avrebbe chiesto a Domenech di non essere schierato nell’ultima partita della Francia ai Mondiali, contro i padroni di casa del Sudafrica, perchè non si sentiva in condizione di giocare. La decisione di individuare una lista di colpevoli invece di sanzionare l’intera rosa è arrivata a sorpresa, dopo che per tutta la settimana erano girate indiscrezioni sulla volontà della Federcalcio di colpire tutti allo stesso modo. Secondo fonti vicine al dossier, a far cambiare idea al consiglio federale sarebbero stati gli interventi in assemblea di tre dei maggiori critici dell’atteggiamento dei Bleus in Sudafrica: il presidente della Lega calcio transalpina Frederic Thiriez, l’ex numero uno della Fff Jean-Pierre Escalettes e l’ex difensore della nazionale Lilian Thuram. Ma è molto probabile che abbia contato anche l’opinione del neo ct Laurent Blanc, che si è più volte pubblicamente espresso contro l’ipotesi di una sanzione collettiva, che avrebbe rischiato di penalizzare la Francia nei gironi di qualificazione all’Europeo 2012
Fonte: ANSA
La Redazione di Calciomercatonews.com
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