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MILANO – In questo primo mese di calciomercato, le Big di Serie A sono rimaste a guardare i colpi ad effetto di Preziosi, al botto Cavani firmato De Laurentiis. Solo la Juventus ha cercato di tenere testa con qualche acquisto “made in Italy”. Ma chi l’ha detto che cambiare fa bene?
Le amichevoli precampionato spesso non lasciano segnali importanti, ma dietro alle classiche frasi “siamo solo a luglio”, “manca ancora tanto per il campionato” possono nascondersi insidie o certezze. Rispetto l’opinione di ogni collega e di tutti i tifosi, in particolare quelli del Milan che da un po’ di tempo contestano l’immobilismo della società rossonera sul mercato. Il Milan visto contro Arsenal e Lione mi ha fatto una bella impressione, il gioco di Allegri, ancora non troppo evidente, ha comunque fatto intravedere novità importanti, come quel Seedorf piazzato lì a fare “il Pirlo”. Non solo, c’è stata la conferma del buon acquisto di Yepes e della duttilità di Papastathopoulos, ma soprattutto la conferma che il vivaio cresce bene. Pato è sembrato già in palla, in attacco si aspetta il ritorno di Ronaldinho, Huntelaar e di un Borriello ancora in fase di rodaggio. In difesa Nesta ha già fatto intravedere la sua classe, Thiago Silva ha appena risposto picche alle avances di Mourinho.
In tempi di “austerity”, i grandi colpi a discapito del bilancio non possono essere ammessi, per questo condivido l’uscita di Allegri per il famoso centrocampista dinamico. Arriverà, non subito ma prima della fine del mercato estivo sarà già a Milanello. E dopo?
Dopo non devono esserci rivoluzioni, perchè la squadra c’è, infortuni permettendo.
Claudio Ruggieri – www.calciomercatonews.com