TORINO – Doveva essere l’estate della grande rivoluzione in casa bianconera, ma finora, di veramente rivoluzionario, si è visto ben poco. Ad eccezione dell’acquisto di Leonardo Bonucci, con grande probabilità uno degli affari dell’intero mercato, gli innesti che avrebbero dovuto ridare vigore alla Vecchia Signora, almeno per ora, non si vedono. In particolare, stupisce come possa essere confermato il reparto avanzato che la scorsa stagione è stato uno dei peggiori dell’intero campionato. Basti pensare che gli attaccanti in bianconero hanno segnato, tutti insieme, meno del solo Di Natale. Passi Iaquinta, per grande parte del 2009-2010 in infermeria, passi Trezeguet e Del Piero, altri due acciaccati, ma confermare Amauri dopo il “chiaro/scuro” del 2008-2009 e il disastro dell’anno passato ci pare un’eresia. È vero anche, che in corso Galileo Ferraris, con grande probabilità non sono arrivate queste grandi offertone, ma qualcosa in più si poteva e doveva fare. Simile la posizione di Diego. Se da una parte la Juventus sta cercando di tutelare il proprio investimento, dall’altra, non si può dimenticare il campionato scialbo dell’ex Werder Brema. Come ha scritto il maestro Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport, il verdeoro è forse troppo macchinoso per il nostro calcio, caratteristica che non si cambia da un giorno all’altro. Diego più Amauri, un potenziale da circa 30/35 milioni di euro, confermati anche per l’anno prossimo… E pensare che con quella cifra ci si prende Edin Dzeko!
La redazione di Calciomercatonews.com