MILANO – Il Milan ha rimediato ieri una figuraccia con i meno blasonati avversari del Varese. Non tutto è però da bocciare, ecco i promossi e i bocciati del test:
I PROMOSSI:
ABBIATI – Salva due gol prima di essere salvato dalla traversa su tiro di Gambadori. Il portiere rossonero comincia la stagione nel migliore dei modi salvado i suoi da una sconfitta che, senza di lui, avrebbe assunto proporzioni insostenibili e devastanti.
SEEDORF
– Sra cercando di ritagliarsi un posto al sole in un Milan dove in questo momento non sarebbe titolare. Il centrocampista olandese conosce il calcio e ha mestiere sufficiente per tenere botta in occasioni del genere e infatti sale in cattedra cercando di mettere ordine nel gioco. Ci riesce soltanto a tratti e grazie alla sua straordinaria classe ma gli manca ovviamente la continutità. Resta il fatto che nel primo tempo è anche l’unico rossonero che spedisce un pallone dalle parti di Moreau: una punizione fenomenale che il portiere varesino devia in angolo i due tempi evitando anche il ritorno di Pato lesto a cercare il tocco sotto misura.
PATO
– Ha già uno stato di forma accettabile anche se predica nel deserto. Accanto a lui Borriello è ancora in seria difficoltà e il brasiliano patisce soprattutto la solitudine in attacco. Gli manca un uomo con il quale cercare qualche sponda. Quando decide di tentare il colpo da solo gli va male.
BONERA
– Da tanto tempo infortunato gioca tutta la partita. Non era facile stare al fianco del disastroso Kaladze, ma lui almeno ci mette l’anima e se la cava.
IN RITARDO
Kaladze e Oddo imbarazzanti Jankulovski, errori e spocchia
KALADZE – Si presenta in uno stato fisico imbarazzante, grasso e rotondo come un putto. Colpevole e impacciato in occasione di tutte e due le marcature varesine, ma poco attento e presente anche in molte altre occasioni.
ODDO
– Dà una grossa mano a Kaladze nel confezionare errori a catena anche se cerca di mettere una pezza sulla sua pessima prova difensiva con qualche discesa arrembante che però non trova mai adeguati sbocchi.
BORRIELLO
– Pato, uno dei pochi presenti a se stesso, lo cerca disperatamente perchè ha bisogno di sostegno, ma il nostro non risponde. Un Borriello così non serve a niente e a nessuno, ma la sua cattiva prestazione dipende da un acciacco che lo condiziona subito.
ABATE
– Non è nè carne nè pesce ma forse non è neppure colpa sua. Nasce esterno di centrocampo, ma Leonardo lo aveva trasformato lo scorso anno in terzino. Allegri gli trova un’altra collocazione piazzandolo come centrale di centrocampo al fianco di Flamini e Ambrosini. Il ragazzo si perde nel marasma generale senza riuscire a venirne fuori.
JANKULOVSKI
– Anche lui non tira fuori un ragno da un buco. Oltre a una prestazione assolutamente insufficiente ci mette anche una certa spocchia. Incomprensibile…
AMBROSINI
– Gioca nel ruolo di Pirlo, cioè fuori ruolo e ovvimente soffre le pene dell’inferno. Allora sarebbe stato meglio affidare il compito a Flamini che nell’Arsenal qualche volta si era espresso come regista.
Fonte: corriere dello sport
Daniele Berrone e la redazione di www.calciomercatonews.com