TORINO – Un po’ come nel capolavoro cinematografico “Ecce bombo” scritto, diretto ed interpretato da Nanni Moretti, quando i quattro ragazzi stanchi e disillusi, zavorrati di domande ed alleggeriti da un peso della vita a tratti insostenibile, si addormentano in attesa dell’alba, salvo battezzare erroneamente il punto di osservazione per godere del sorgere del sole, a conferma di un senso di inadeguatezza indiretto ed informale, quanto presente nelle varie dinamiche generazionali. I moderni “vitelloni” allacciati alla prospettiva felliniana, questa volta, potrebbero essere impersonati dal robusto quartetto di incognite ed equivoci che, dal giorno dl’inizio del ritiro di Pinzolo, hanno tormentato la genesi della nuova Juventus. Involuti, oltre che ripudiati dal nuovo corso tattico del direttore generale Marotta e dell’allenatore Del Neri, i dubbi amletici e le idiosincrasie dei quattro giocatori bianconeri hanno rallentato, e non poco, la rivoluzione tecniche elaborata dalla nuova nomenclatura dirigenziale.
L’ipocondria del danese Poulsen, indigesto proprio come gli omonimi biscotti da inzuppare nel latte a prima mattina, sottile metafora culinaria per comprendere quanto possa esser dura persino una so-leggiata giornata di un luglio oramai inoltrato, più che mai deciso a rifiutare ogni possibile destina-zione pur di rimanere a Torino, rappresenta infatti soltanto uno dei problemi di abbondanza in una squadra satolla di esuberi. Rinnegando le teorie sulla “mano invisibile” elaborate da Smith, cadute in disuso a corredo degli ultimi rantoli di un capitalismo selvaggio, il lavoro di Marotta dovrà così assumere un’impronta dirigista. Veicolando, nei limiti del possibile, e con una comprensibile serie di forzature, una serie di cessioni fondamentali per plasmare ulteriormente il nuovo assetto tattico della Juventus. Così, se per “Houdini” Diego, talento anarchico e sin troppo naif, capace di sparire nel nulla per lunghi tratti della partita proprio come il celebre mago di origini ungheresi, l’ipotesi di una permanenza in maglia bianconera appare sempre più probabile, considerando anche la malleabilità tattica mostrata da Del Neri negli ultimi scorci del ritiro di Pinzolo, e l’assenza di una società in grado di sobbarcarsi l’acquisto e l’ingaggio del centrocampista brasiliano, i principali problemi della “rosa” sono le spine rappresentate dagli ingaggi di Poulsen, Grygera e Camoranesi.
Il terzino ceko, prelevato dall’Ajax a parametro zero nell’anno del ritorno in massima serie, anche in virtù della volontà, mai smentita, da parte dell’ex direttore sportivo Secco di riallacciare i rapporti con il procuratore Raiola dopo la “rottura” avvenuta a causa dell’equivoco Ibrahimovic, ceduto non senza polemiche all’Inter, potrebbe tornare in Olanda, magari per sostituire il partente Van Der Wiel. O magari, essere dirottato in Turchia, con Fenerbache e Galatasaray, destinazione sgradita a Poulsen, protagoniste dell’ennesimo, ruspante, duello di mercato. Possibilmente da concludere entro fine luglio. La scampagnata in Germania, nella ordinata cittadina di Lubecca, per la consueta amichevole estiva con l’Amburgo, pare sia servita al direttore generale Marotta per valutare l’interesse, tutt’altro che timido, della società tedesca nei confronti del trentenne terzino destro, in scadenza di contratto nel luglio del 2012. Assistendo all’ennesimo rilancio nei confronti di Poulsen, già cercato con insistenza nel corso della passata stagione, seppur con esiti tutt’altro che positivi.
Difficile, ma non impossibile, ipotizzare invece una partenza, seppur ritardata, di Mauro German Camoranesi. L’ingaggio del danese Rommendahl da parte dell’Olympiakos Pireo, non avrebbe infatti ridotto l’interesse nei confronti del tornante argentino. Legato alla Juventus da un contratto sino al 2011, ma per nulla disposto a trascorrere, come peraltro prefigurato strategicamente da Marotta, l’ultima stagione della propria gloriosa carriera in tribuna. E se, come sembra, la nuova proposta dei greci, avallata dal responsabile degli osservatori Kovacevic, vecchia conoscenza dell’oriundo campione del Mondo, contemplasse anche un leggero aumento dell’ingaggio…
Fonte: Carlo Nesti
La redazione di Calciomercatonews.com
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