MILANO – E’ già ricco oggi, immagino quale sarà il suo conto in banca tra cinque anni. Ma sono problemi (bei problemi…) suoi, di Mario Balotelli. Il senso del mio discorso è un altro. Da domani scatta l’asta: Manchester City e Manchester United sul rettilineo, spalla a spalla, rilancio all’ultimo milione. Con il Chelsea terzo incomodo. C’è chi parla di Real Madrid in agguato: tutto è possibile, ci mancherebbe, ma sarebbe un’autentica sorpresa. Con tutto quello che Mourinho e Mario si sono detti fino a pochi mesi fa…
Arriveranno a 35 milioni almeno, la cifra che vi abbiamo fatto in tempi non sospetti. Sì, 35 milioni di euro per portare a casa Balotelli: il City freme, soprattutto perché Dzeko non si materializza. Lo United non molla di un centimetro, a costo di rilanciare senza scrupoli, perché lo United i giovani – quelli bravi – difficilmente li perde di vista. Manchester non sarà una delle prime sette città più belle del mondo (neanche una delle prime cinquanta) ma di sicuro stiamo parlando di due società che hanno proprio tutto. In sintesi: il timbro di Ferguson, indelebile e prestigioso; l’avanzata dei nuovi ricchi, i cugini che non avevano appeal fino al gennaio 2009, quando Kakà ci pensò diecimila volte prima di accettare la proposta del City. E infatti alla fine decise di rifiutare.
Il punto è un altro. Si dice, e non è una favola, che l’ingaggio potrebbe essere determinante, di solito cinquecentomila euro o un milione in più fanno sbandare i diretti interessati. E’ una legge del mercato, da sempre. Ma nel caso specifico mi permetto di andare oltre. Siccome è già ricco sfondato, e tra tre anni lo sarà ancora di più, mai come stavolta la scelta di Balotelli deve essere legata all’allenatore. Mario è reduce da una stagione difficile, pertanto i dettagli tecnici o tattici andrebbero analizzati come priorità.
Se davvero è convinto che Roberto Mancini sarà l’ideale per il rilancio, vada al City. Se pensa che giocando accanto a Tevez o Adebayor potrà spiccare il volo, benvenuto sia il City. Anche a costo di guadagnare quattro milioni piuttosto che quattro e mezzo. Se invece ha la certezza che all’ombra di sir Alex Ferguson – il maestro dei maestri – diventerà un fenomeno assoluto, scelga lo United senza essere condizionato da altri aspetti. E quindi dalle sterline.
Ciao Balo, buon viaggio. E se restasse all’Inter? Io lo terrei, al limite cederei Maicon. Ma capisco Moratti: controvoglia nessuno, la porta è lì.
Fonte: Pedullà per Datasport
Redazione Calciomercatonews.com
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