ROMA – Ma come vogliono ridisegnare i contratti le società di serie A? Semplice: molti più doveri per i calciatori e guadagni direttamente proporzionali ai risultati e al rendimento. Fino ad ora il contratto collettivo prevedeva che la parte variabile dell’ingaggio (quella cioè legata ai risultati) poteva essere al massimo al 50%. Ora, invece, i club possono aumentare questa percentuale, siglando contratti con una base molto bassa, ma la possibilità di arrivare a guadagnare molto di più in caso di raggiungimento di determinati obiettivi. Altro argomento interessante è quello disciplinare: le “multe” fino ad ora avevano un limite (il 30% di una mensilità netta), ora potranno essere regolate dal contratto (e quindi nessun limite). E in genere, i club possono imporre regole comportamentali legate allo stile di vita e alle attività parallele dei calciatori, che guadagneranno sempre molto, ma avranno qualche dovere in più.
fonte: tuttosport
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