Sicuramente, in questo momento, sia la società che l’opinione pubblica sono concentrate sulle possibili operazioni in uscita, che fanno molto più “rumore” dei papabili acquisti. Cedere un Big più che un’eventualità pare diventata una “conditio sine qua non”, in nome dell’ormai irrinunciabile “fair play” finanziario, per potersi permettere un mercato di alto livello. In molti citano come esempio l’operazione “Ibra” dello scorso anno, sottovalutando forse, il fatto che non sempre è possibile reperire sostituti all’altezza, o addirittura migliorare la qualità globale della squadra, mantenendo oltretutto il saldo della campagna acquisti in attivo come avvenuto lo scorso anno. Ma siamo proprio sicuri che sia necessario vendere un pezzo da 90? Quantomeno si dovrebbe provare a non farlo, nonostante alcune offerte siano quasi irrinunciabili, cercando di reperire fondi altrove.
Con la cessione di Quaresma e le probabili partenze di Mancini, Suazo, Kerlon, Burdisso Rivas e Muntari (e il conseguente risparmio sugli ingaggi) la società nerazzurra potrebbe accumulare un tesoretto stimato attorno ai 30 milioni da investire sul mercato, che gli consenta oltretutto di non cedere nessuno dei suoi Big (Maicon e Balotelli in primis).
Se si crede nell’ulteriore crescita e soprattutto nella maturazione di Mario il reparto offensivo non ha bisogno di ulteriori ritocchi; anche la difesa (a parte l’operazione Ranocchia da vedersi però in ottica futura) non sembra necessitare di nuovi arrivi.
Il reparto che avrebbe bisogno di un innesto di qualità è sicuramente la zona nevralgica del campo, dove dietro l’insostituibile Cambiasso e l’immarciscibile Capitano, il solo, seppur in crescita, Thiago Motta non basta; è pur vero che in rosa sono presenti Mariga e Krhin, giocatori affidabili che tuttavia paiono ancora acerbi per essere protagonisti ad altissimo livello. Dei nomi più volte accostati ai nerazzurri Mascherano è quello citato con più convizione sia per il rapporto saldo con Benitez che per la situazione economica del Liverpool: il Jefecito è un giocatore di sicuro valore e l’ha dimostrato sia al Liverpool che nella sconclusionata compagine albi-celeste; con il Cuchu formerebbe una cerniera difficilmente superabile. Ma aumenterebbe la qualità globale del reparto come ha fatto ad esempio Sneijder lo scorso anno? A mio parere no.
L’unico giocatore acquistabile che innalzerebbe il livello tecnico della squadra è Cesc Fabregas: è giovane (23 anni), ha ancora ampi margini di miglioramento e ha dimostrato all’Arsenal grande leadership oltre che ottima duttilità tattica (potrebbe giocare a centrocampo, ma anche dietro la punta con Wesley spostato a sinistra). Sicuramente sarà difficile arrivare al talento spagnolo ma l’affare dell’inter quest’anno potrebbe essere proprio tenere tutti i suoi Campioni e regalarsi uno dei talenti più fulgidi a livello internazionale. Probabilmente i 30 milioni sopracitati non basteranno per arrivare al giocatore dell’Arsenal, ma con gli introiti della vittoria Champions e delle 3 competizioni ancora da giocare, i tifosi sperano che Moratti faccia un piccolo sforzo per accontentare le richieste dei Gunners (con 40-45 milioni cash si chiude). Dopo la Champions League anche il Mondiale segue la strada tracciata dalla Coppa dalle “grandi orecchie”: l’abbinamento tra alta qualità dei singoli e grande organizzazione di squadra è l’unico mix che risulta vincente; inserire Fabregas nello spartito nerazzurro può ulteriormente mgliorare la sinfonia.
Basile Gianluigi – www.calciomercatonews.com
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