TORINO – Una stagione disastrosa ed un Mondiale che, con l’uscita ai quarti contro l’Olanda “griffata” proprio da lui, si può definire pesantemente negativo. Il problema-Melo, per la Juve, è ora il primo della lista, tra quelli da risolvere in fretta.
Che mercato può avere un giocatore pagato 25 milioni di euro dopo una stagione così e un Mondiale finito così? Chi può aver voglia di fare una scommessa — perché di questo si tratterebbe— investendo su di lui? Sarà ancora possibile pensare al sogno coltivato negli ultimi mesi, ovvero un domani lontano dall’Italia? Molto difficile, se non praticamente impossibile. E bastano le parole delle ultime ore a testimoniare che la fine è nota. Venerdì sera Felipe Melo, dopo aver allontanato quasi schifato dei microfoni solo per averli battezzati come italiani, ha fatto dietrofront in extremis: per spiegare nella nostra lingua che sarà «felice di tornare alla Juve, una grande squadra nella quale ho sempre sognato di giocare». E ieri il dg bianconero Marotta ha sottolineato che «Felipe Melo è un nostro patrimonio umano ed economico e lo tuteleremo al massimo».
Dopo un inizio estate scivolato via senza mai esprimersi sul futuro del giocatore — al di là di una bacchettata di Delneri — la Juve ha capito che ora come ora forse non riuscirebbe a cedere il giocatore neanche in prestito gratuito. A Marotta non restano che una speranza e un progetto. Veder tornare il brasiliano— dopo la botta che ha preso — con un atteggiamento diverso rispetto a quello che in tanti gli hanno contestato l’anno scorso. E fare un altro miracolo tipo quello che gli è riuscito con Cassano.
(Fonte ‘Gazzetta dello Sport’)
Luca Brivio – www.calciomercatonews.com