Gazzetta, Curino: “Per la Juventus la stagione del riscatto… In sordina”

TORINO – Devono ancora completarsi i quarti del Mondiale e la prima squadra di serie A è già in ritiro. Mai come quest’anno una stagione si è fusa con la successiva, senza soluzione di continuità. L’anello di congiunzione è la Juventus, a causa dei propri demeriti che l’hanno condannata ai preliminari di Europa League entro fine luglio. E meno male che alla presentazione ci sono due facce nuove, quelle di Delneri e Marotta, altrimenti si farebbe fatica a distinguere la Brutta Signora del 2009-2010 dalla Vergine di quest’anno. Con Andrea Agnelli, assente ieri a Vinovo, Marotta, Delneri e una prima infornata di rinforzi, la Juve in effetti sta cercando di rifarsi una verginità sportiva dopo il fallimento dell’ultima stagione. C’è ancora Blanc, ma solo nelle sue funzioni amministrativo-commerciali. E c’è sempre Del Piero, al compimento della maggiore età bianconera. Questo per il capitano è il 18˚ ritiro con la Juventus: «Arriviamo da una stagione da dimenticare, ci sono tutti i presupposti per ripartire a lavorare a testa bassa, con tanta voglia di riscatto». Ecco uno degli ingredienti della Juve di quest’anno: i propositi di riscatto dei vecchi. L’altro è la voglia dei nuovi di affermarsi in una grande squadra. Perché a dispetto del settimo posto dell’ultimo campionato la Juventus lo resta a tutti gli effetti, con gli onori e gli oneri del caso che si possono riassumere in una parola: vincere. Questo non sfugge a nessuno: «Abbiamo un blasone e una storia da difendere», dice Beppe Marotta. Ma nessuno lo strilla, vuoi per la recente e bruciante esperienza, vuoi per la consapevolezza che riuscirci subito sarà complicato. Perciò quello di ieri è stato uno dei raduni più in sordina che si ricordino a Torino.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Redazione Calciomercatonews.com

Gestione cookie