ROMA – I mal di pancia di Ibra sono come gli esami di Eduardo, non finiscono mai. Riassunto delle puntate precedenti. Zlatan Ibrahimovic decide di trasferirsi al Barcellona per puntare finalmente alla Champions League e Pallone d’oro. L’affare si realizza e pone fine ai suoi famosi strizzoni addominali. Ma imprevedibilmente il mal di pancia torna violento a primavera quando incrocia l’Inter nelle semifinali di Champions: Ibra non tocca palla e in finale ci va Eto’o, arrivato da Barcellona al posto suo. Il medico personale di Zlatan sconsiglia la visione dell’epilogo del Bernabeu, pericoloso per la gastrite come una bibita gassata, ma Ibra disobbedisce. Assiste al trionfo di Milito, il suo successore, e il mal di pancia lo spacca in due. I nervi non stanno molto meglio. Quella notte Ibra scoperchia il tetto della sua Volvo con un colpo di taekwondo, come aveva fatto in piazza Duomo sul bus a due piani della festa-scudetto. Il medico di fiducia è categorico: «Zlatan, quest’estate dimentica il calcio! Prenditi una lunga vacanza, rilassati e guai a te se vedi una partita del Mondiale ». Stavolta Ibra fa il bravo, raggiunge la sua Malmoe, dove sta costruendosi una casa nuova: famiglia, radici, affetti, laghi, aria buona… I nervi si rilassano, l’addome pure. Ignora il Sudafrica fino al 19 giugno, poi però gli scappa un dito sul telecomando: Danimarca-Camerun 2-1. Vede Eto’o (ancora lui!) che fa gol ai danesi, carnefici della Svezia nelle qualificazioni. Prima fitta, sopportabile. Molto più violenta quella che lo ferisce davanti alla doppietta del neoacquisto del Barcellona, David Villa, all’Honduras. Già era dura trovar spazio tra Messi e Pedrito… Ibra si consola meditando la fuga: al Milan magari, così faccio pure uno sgarbo all’Inter. Grande idea! L’addome si rilassa. Solo che accende la tv, vede Luis Fabiano che segna due gol alla Costa d’Avorio e sente dire che il Milan insegue il Fabuloso. Coltellata al ventre. La Gazzetta lo rianima: Huntelaar potrebbe partire. C’è posto, quindi. Poi però vede l’olandese fare gol al Camerun, segna pure Eto’o (ancora lui!): altre due fitte tremende alle trippe. Riconosce Milito titolare contro la Grecia nell’inarrestabile Argentina: non vincerà mica anche il Mondiale? Spacca il televisore con un colpo di taekwondo. Lo ricompra per gli ottavi: Villa segna al Portogallo, Luis Fabiano al Cile. No, i mal di pancia di Ibra non finiscono mai.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La redazione di calciomercatonews.com
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