Mondiali 2010: sta ritornando il vero Kakà, l’editoriale di Calamai!

JOHANNESBURG (Sudafrica) – Si era presentato a Curitiba, sede del primo ritiro della Seleçao, quattro chili sovrappeso e con i postumi di una pubalgia tanto aggressiva da far ipotizzare la necessità di un intervento chirurgico. Un mese dopo Kakà si gode un piccolo primato nelle tante classifiche del mondiale sudafricano: il maggior numero di assist. «Ne ho serviti e tre e per me è come si fossero tre gol. Ecco perché non soffro nell’essere ancora a quota zero nella classifica dei cannonieri». Ricky sta bene. Anzi, sta sempre meglio. Dunga se lo coccola come un figlio che esce da un brutto periodo e che ha bisogno di attenzione speciali. Non potrebbe essere altrimenti. Questo Brasile si specchia nel suo numero dieci. La nazionale di Dunga è travolgente quando il fuoriclasse del Real accende il turbo con le sue esplosive accelerazioni e diventa banale quando, invece, il buon Ricky si isola sulle corsie esterne per tirare il fiato. Cosa che, ancora, succede frequentemente. Lo staff medico della Seleçao sostiene che Kakà è al 70% ma può arrivare alle semifinali quasi al top. Nessun’altra tra le nazionali che sognano di vincere il titolo ha un simile jolly da giocarsi. La storia buffa è che, in questo momento, il problema di Ricky è più nella testa che nelle gambe. La stella del Real, nella prima fase del torneo, ha beccato tre cartellini gialli. Per un calciatore pulito come lui è sicuramente un record. «Dovrò parlare con Kakà di queste continue ammonizioni» ha osservato, un po’ preoccupato, Dunga. «Non so cosa ho fatto agli arbitri ma c’è qualcosa che non funziona. Contro l’Olanda devo giocare senza condizionamenti. Invece il rischio-squalifica non mi lascia sereno» ha ammesso il giocatore. Non esiste una «guerra con gli arbitri». La verità è che Ricky sta ritrovando la migliore condizione fisica ma non ha ancora recuperato un equilibrio complessivo. Questo lo porta ad affrontare con un pizzico di paura in più del normale un impatto con un avversario o un recupero difensivo. Risultato? Certi suoi interventi risultano fuori tempo o esageratamente aggressivi. Ma anche su questo fronte la situazione può solo migliorare. Più la Seleçao va avanti, più Kakà si avvicinerà al tanto rimpianto Kakà milanista.

Fonte: Gazzetta dello Sport

La redazione di Calciomercatonews.com

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