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Caro Direttore,
riferiamo dell’esistenza di un nuovo Inter Club. Alla RAI. Sì, alla RAI, la televisione di Stato. E va bene che, in tempi di triplete, gli Inter Club spuntano come funghi, ma qualche problemino qui, come dire, sembra presentarsi. L’angiuletto mi dice: “Che c’è di male?”, saranno i soliti quattro comici, tre sarte, un coreografo e quel paio di giornalisti seri davvero, con la schiena dritta, che di Inter non parlano mai. No, invece. Il presidente dell’Inter Club Rai è Giancarlo Leone, vicedirettore generale della RAI, con delega a RAI Sport e già alla direzione diritti sportivi. Luciano Flussi, il vicepresidente del Club, è direttore delle risorse umane alla RAI. Gianfranco Comanducci, il presentatore della simpatica serata con Massimo Moratti, è anch’egli uno dei quattro vicedirettori generali della RAI. Insomma, tre personaggi chiave dell’azienda, con in dote un certo potere, così ad occhio si direbbe, di influire sulla linea editoriale. E infatti, le trasmissioni sportive RAI si caratterizzano, un po’ per caso, per la presenza preponderante di esperti e opinionisti in quota Inter. Certo perché interista è sinonimo di competente, moderato e terzo. Vuoi che ci sia qualcosa di male a tifare Inter?La divertente serata – costellata dal varo di innumerevoli iniziative di beneficenza (ma in quelle, cattiveria loro, si impegnavano anche Moggi e Idi Amin) – che ha servito il nobile scopo di “rilanciare lo spirito di simpatia che da sempre lega il club milanese con l’azienda di servizio pubblico radiotelevisivo”, come da paludato lessico dell’ufficio stampa nerazzurro, si colloca nel filone della speciale interpretazione interista del principio di terzietà.Che non significa essere terzi, ma arrivare terzi (a 15 punti dalla Juve).Tale speciale concetto di terzietà si applica all’informazione, ai processi penali, ai campionati sponsorizzati TIM.Complimenti però all’Inter Club RAI, che esce allo scoperto. Ora attendiamo l’inaugurazione dell’Inter Club Tribunale di Napoli, già impegnatosi con terzietà in attività letteraria, e magari, perché no, un bell’Inter Club FIGC, non ci starebbe affatto male, magari intitolato a chi ha fatto grandi entrambe le massime istituzioni del calcio italiano, il grande Guido Rossi.E vuoi che ci sia qualcosa di male a tifare Inter? No, è uno stato dell’anima.Così si è sempre veramente terzi. Terzi dentro.Peccato per l’unica brutta notizia.Che, se non altro, l’Inter Club Juventus ha chiuso i battenti.Per tornare invece ai tempi dello Juventus Club Juventus, quello che occupava Corso Ferraris prima del 2006, giova ricordare che il capostruttura RAI di quel periodo, per alcune telefonate con Moggi, riguardanti gli inviati da mandare alla Juventus, è incredibilmente accusato di associazione a delinquere a Napoli.Insomma, chi fonda un’associazione a delinquere e chi un Inter Club.
Fonte: Blog di Mister X di Xavier Jacobelli
La Redazione di Calciomercatonews.com