TORINO – Sebbene ancora sotto choc per la peggiore Italia della nostra vita, irresistibilmente nauseati dalle parole di Abete che non si dimette, di Petrucci che tiene bordone ad Abete, di Cannavaro che parla come Lippi prima del disastro e ha pure il coraggio di fare lo spiritoso su Cassano, cerchiamo di guardare al futuro. Grazie a Dio, Prandelli arriverà dodici giorni prima del previsto, essendo consapevole che, davanti a sè, ha un immane lavoro. Ferma restando la certezza che, peggio di Lippi in questi due anni, non potrà mai fare. Fra i giocatori assolutamente da recuperare c’è Claudio Marchisio, 24 anni, centrocampista della Juve uscito a pezzi dall’esperienza sudafricana, fatto fuori senza pietà dopo che per otto (8) volte il ct gli ha cambiato posizione durante le partite con Messico, Svizzera, Paraguay e Nuova Zelanda. Cara Juve, caro Agnelli, caro Delneri: salvate il soldato Marchisio. Egli può diventare un punto di forza della nuova Juve e della nuova Italia di Prandelli che, sicuramente, non gli riserverà il trattamento Lippi. Marchisio non è né Cruyff né Pelè, non è mai stato un trequartista, è un centrocampista di qualità e di quantità, che si esprime al meglio se lo fanno giocare al posto suo. L’operazione recupero non sarà nè semplice nè rapida: ma deve essere conclusa felicemente. La rifondazione della Nazionale sarà impegnativa quanto lo fu quella post 1974. Il nuovo ct spalancherà le oprte ai giovani e ai talenti, che ci sono anche se Cannavaro non li vede.
fonte: ilquotidiano.net
La Redazione di Calciomercatonews.com