MILANO, 21 giugno 2010 – “Se ci fosse stato già Laurent Blanc al comando della nazionale francese questa confusione non ci sarebbe stata. Non si sarebbe creato un spogliatoio polveriera”. L’ex n.10 della nazionale francese Zinedine Zidane ha ammesso che con il c.t. designato per la guida dei transalpini una vicenda come quella degli insulti di Anelka a Domenech non sarebbe mai accaduta.
NESSUNA CONDANNA — Zizou ricorda il suo rapporto con l’attuale c.t. della Francia: “Devo ammettere che non ho mai avuto problemi con lui – ha detto Zidane in una conferenza stampa trasmessa da Sky -, ma neppure un gran rapporto. Io ero il capitano, lui l’allenatore. Non si può difendere Anelka, ma certe cose dovrebbero restare nello spogliatoio e non uscire così facilmente”. Poi smentisce con forza le voci secondo cui avrebbe cercato di influenzare i giocatori chiamandoli al telefono prima di Messico-Francia : “Ho sempre rispettato la parola dell’allenatore: lo faccio ora che sono fuori dalla squadra e l’ho fatto quando ero capitano. Non ho mai espresso un parere su chi dovesse giocare o chi non dovesse farlo. Adesso mi comporto nella stessa maniera. Non vedo come si possa pensare che io chiami i giocatori e dica come devono giocare”.
MAMMA DOMENECH IN LACRIME — Chiamata in causa dall’insulto di Anelka a Domenech (“figlio di…”), sul caos francese interviene anche Geraldine Domenech, la mamma del c.t., 80 anni, in lacrime, intervistata da un’emittente radiofonica francese: “L’insulto è doppio rivolto a mio figlio e a me e mi fa molto male. Anche se si scusasse il male è fatto. E’ una vergogna quello che sta succedendo, quei giocatori dovrebbero essere fieri di portare la maglia della nazionale e rispettarla. Ora invece siamo lo zimbello di tutti”.
SI TORNA IN CAMPO — Intanto la squadra è tornata regolarmente al lavoro. I Bleus hanno ripreso questa mattina a Knysna dopo che ieri non si erano allenati in segno di solidarietà nei confronti di Anelka.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
La Redazione di Calciomercatonews.com