MILANO – Dopo avere visto Douglas Sisenando Maicon, 28 anni, segnare quel gol meraviglioso alla Corea del Nord, la domanda a Massimo Moratti sorge spontanea: caro presidente, che senso ha, cedere al Real Madrid di Mourinho il più forte terzino del mondo? E, quand’anche gli spagnoli pagassero 35 milioni di euro il cartellino del brasiliano, è proprio sicuro di fare un affare? La risposta è due volte no.
Primo, perchè, in giro, un altro Maicon non c’è e non si capisce come mai proprio i campioni d’Europa dovrebbero essere tanto autolesionisti da rafforzare il Real che, della Champions League, ha fatto il primo obiettivo della prossima stagione. Secondo, il colpo del secolo Moratti l’ha già firmato un anno fa, sempre in Spagna, sponda Barcellona, rifilando ai catalani Ibrahimovic in cambio di Eto’o e 50 milioni di euro.
Oggi il Barça non sa più che farsene di Ibrahimovic, al punto da proporlo in prestito persino al Milan, con ingaggio a carico dei blaugrana. Maicon, invece, è sotto contratto con l’Inter e, per quanto insistente sia la corte del Real, l’Inter ha tutto il diritto di trattenere il giocatore, il cui agente, Antonio Caliendo, è uno capace di vendere frigoriferi agli eschimesi, conosce bene il suo mestiere e punta, evidentemente, ad un aumento di stipendio, forte delle lusinghe madridiste.
Moratti conosce sin troppo bene le modalità di gestione di queste situazioni. Proprio per questo, si tenga stretto Maicon. Benitez intende continuare a vincere. Per riuscirci, il brasiliano non è necessario. E’ indispensabile.
fonte: ilquotidiano.net
La Redazione di Calciomercatonews.com