Editoriale: Italia operaia, ma quanto ci manca la fantasia (..e Cassano!)

ROMA – Premessa: per me dopo Italia-Paraguay il bicchiere è mezzo pieno. Spiego subito. Alla vigilia pensavo peggio, invece l’Italia di ieri mi è sembrata una squadra in salute dal punto di vista fisico, tanta corsa, molto spirito di sacrificio. Il Paraguay onestamente ha deluso le aspettative, Barrios e soci, che nelle qualificazioni mondiali hanno battuto squadra del calibro di Brasile e Argentina, hanno dimostrato grande limiti tecnici e tattici, bravi solo nel gioco aereo. E l’Italia?

Dicevo, grande corsa questo è un dato di fatto indiscutibile, ma anche poca fantasia, poco talento. Solo Montolivo ha cercato di illuminare un gioco privo di talento, il “povero” Marchisio non è un trequartista e lo si è visto anche ieri sera, a questa Nazionale mancano uomini in grado di accendere la luce, in molti sperano nel ritorno di Pirlo, ma il rossonero non dovrà prendere il posto di Montolivo, ma giocarci assieme, con il giocatore viole schierato come trequartista o viceversa.

In una squadra così compatta un “genio” come Antonio Cassano sarebbe servito come il pane. No, non è la solita polemica nei confronti di Lippi (però basta giocatori fuori ruolo vedi Iaquinta e Marchisio), è un dato di fatto perchè con più fantasia questa Nazionale potrebbe fare molto. Daltronde le avversarie per la vittoria finale, hanno un bagaglio tecnico esagerato: l’Argentina può disporre dei vari Messi, Aguero, Di Maria, Tevez, Pastore, Higuain, Milito ecc..ecc, il Brasile nonostante l’assenza di Ronaldinho ha in squadra gente del calibro di Kakà, Robinho, Maicon, Luis Fabiano, la Spagna gioca con Fabregas, Xavi, Silva, Villa, Torres, Iniesta.

Le prossime avversarie si chiamano Slovacchia e Nuova Zelanda, facilmente abbordabili, ma dagli ottavi (incrociando le dita) non si scherza più.

Claudio Ruggieri – www.calciomercatonews.com

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