JOHANNESBURG (Sudafrica) – Italia attenta, vinciamo noi. Il Paraguay scenderà in campo per i tre punti nella partita d’esordio che lo vedrà di fronte agli azzurri campioni del mondo lunedì a Città del Capo. La stella della squadra, l’attaccante del Manchester City Roque Santa Cruz, lo ha detto chiaro e tondo: «Noi vogliamo vincere, siamo una bella squadra e in questo Mondiale possiamo fare qualcosa di importante. Come finirà? 1-0 o 2-0 per noi». Nel ritiro di Balgowan, dove dopo quattro giorni di pioggia è spuntato un pò di sole, tutti i riflettori sono puntati su di lui. Tuttavia la stella, in questo Mondiale, potrebbe anche cominciare a brillare dalla panchina. Il ct Gerardo ‘Tatà Martino ha un unico punto fermo per l’attacco, ovvero l’argentino naturalizzato Lucas Barrios. Al suo fianco è spuntata, e ha preso sempre più corpo, l’ipotesi di Nelson Haedo Valdez, per replicare in Nazionale il tandem d’attacco del Borussia Dortmund. Nel 4-4-2 di Martino potrebbe anche esserci una staffetta: Roque Santa Cruz in settimana non si è infatti allenato regolarmente con il gruppo per preservare il suo fragilissimo ginocchio. Martino ha detto che per la formazione ha «un solo dubbio», che potrebbe proprio essere quello sull’attaccante da schierare. Difficile da capire, anche perchè Martino si sta preparando per la sfida con l’Italia con un’esasperata pretattica, allenamenti a porte chiuse e nessuna indicazione sul possibile undici. Ma se fino a ieri Santa Cruz sembrava un titolare inamovibile, oggi Martino ha provato entrambe le soluzioni per tentare di scardinare l’attacco dell’Italia: quella più possente con Barrios e Santa Cruz e quella forse meglio assortita con Barrios, appunto, e il suo compagno di squadra Nelson Haedo Valdez. Chi sicuramente non giocherà dal primo minuto è l’unico attuale frequentatore del calcio italiano, il centrocampista dell’Atalanta Edgar Barreto. Dopo una stagione offuscata dagli infortuni, un fastidio muscolare è tornato in settimana a lasciarlo ai box. Adesso è recuperato, ma contro l’Italia sarà sicuramente in panchina. Martino punta però su di lui come uomo-spogliatoio e anche come cicerone nei meandri del calcio italiano. «Chi dice che l’Italia è una squadra vecchia – ha detto Barreto, riferendosi alle recenti dichiarazioni di Chilavert – credo abbia un’impressione sbagliata: ha esperienza e gente giovane che ha voglia di far bene, è una buona combinazione per avere tante aspettative. Noi dobbiamo preparare bene la partita e cercare di non commettere nessun errore». L’aspettativa attorno al Paraguay è comunque molto alta: c’è infatti l’idea che Martino abbia formato la migliore squadra Albiroja che si sia mai presentata a un campionato del mondo. I paraguaiani, che la leggenda del calcio vuole abbiano piedi sudamericani e mente europea, hanno infatti fama di squadra scorbutica con poco potenziale offensivo. Stavolta i dubbi riguardano più una difesa non rapidissima che un attacco che con Santa Cruz, Barrios, Haedo e Cardozo (anch’egli recuperato dall’infortunio) promette gol e tante soluzioni per mettere in difficoltà gli avversari.
fonte: Ansa
La Redazione di Calciomercatonews.com
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