MILANO – Si tinge di «giallo» la telenovela che sta vedendo protagonista Massimiliano Allegri. La data del 22 maggio scorso (l’Inter è tornata dopo 45 anni sul tetto d’Europa… ) non ha portato molta fortuna al tecnico livornese che, uscito poco prima delle ore 16 dal cancello di Villa San Martino dopo aver conosciuto Berlusconi, si sentiva già l’allenatore del Milan. Così non è stato perchè il suo presidente, quello attuale, Massimo Cellino non ha dato il suo benestare, tenendolo « prigioniero » di un contratto che ha come scadenza il 30 giugno 2011. E non lo darà neppure quest’oggi in Lega perchè, a differenza di quanto previsto, il numero uno sardo non si dovrebbe presentare in via Rosellini per l’assemblea generale. Il condizionale è d’obbligo perchè Cellino ( segnalato ancora ieri a Miami) è più che mai imprevedibile. Quella del presidente del Cagliari va interpretata come una vera e propria provocazione nei confronti del Milan e, soprattutto, del presunto amico Galliani. Infatti Cellino è irritato sia con l’a.d. di via Turati sia con lo stesso Allegri perchè, secondo lui, tutta l’operazione sarebbe stata architettata (compresa la visita a casa-Berlusconi) da Galliani senza avere la sua autorizzazione. Cellino è annunciato di ritorno in Italia non prima della prossima settimana. Pretenderà di incontrare Allegri per parlargli di persona e poi tratterà con il Milan il suo « riscatto » . la posta in palio rischia di essere piuttosto alta: oltre a voler entrare in possesso della seconda metà (valutata due milioni di euro) del centrale difensivo Astori, Cellino potrebbe anche chiedere la metà di Paloschi in possesso del Milan per poi tentare di vendere Matri al miglior offerente. Anche perchè il «colpo» Marchetti (15 milioni di euro) rischia, almeno per quest’anno, di restargli in canna…
fonte: corrieredellosport.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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