IRENE (Sudafrica) – Non mi chiedete la formazione, che non ve la darò mai. Non lo fa nessuno, non vedo perchè dovrei farlo io”. Sudafrica, Casa Azzurri: Marcello Lippi, prima dice di essere carico come e più che in Germania, quando seppe trionfare, a sorpresa, alla guida degli azzurri, poi lo dimostra già a parole nella conferenza stampa che il c.t. tiene dopo il primo allenamento, nel giorno dell’arrivo, in mattinata, in Africa.
FUORICLASSE — Sui presunti assenti: “Di fuoriclasse che potevano cambiarci le prospettive in Italia non è rimasto nessuno”.
ESPERIENZA — Respinge anche al mittente l’accusa di puntare su una squadra vecchia. “Troppi giocatori esperti? Ne abbiamo solo 9 che hanno vinto il Mondiale 4 anni fa, non ho mai visto una squadra che abbiamo vinto la Coppa del Mondo e poi nell’edizione successiva non abbia schierato qualche giocatore protagonista della precedente edizione”.
“Brasile e Spagna sono le favorite d’obbligo, poi ci sono altre 5-6 squadre come Argentina, Inghilterra, Francia, Olanda e noi”
FAVORITE — “Abete dice che non siamo favoriti? Siamo d’accordo. Non lo siamo mai in assoluto. Stavolta lo sono Brasile e Spagna, poi ci sono altre 5-6 squadre come Argentina, Inghilterra, Olanda, Francia e l’Italia. Non vincono sempre soltanto le qualità tecniche. Noi abbiamo vinto 4 volte, e sfiorato a Pasadena la vittoria sul Brasile, che ci avrebbe permesso di tenere dietro i sudamericani nella classifica complessiva”.
ACCIACCATI — “Credo che lunedì prossimo i nostri giocatori saranno tutti disponibili, tranne Pirlo. Marchisio ha preso una botta contro il Messico, non è al massimo, ma è recuperabile, come Camoranesi”.
PROGRAMMI — “Dalla preparazione al Sestriere alle recenti amichevoli, abbiamo seguito un programma definito. Scandito da tappe, che stiamo rispettando. Quella pesantezza di gambe patita contro il Messico era destinata a sparire col tempo, lo avete visto anche oggi in allenamento, i ragazzi stanno bene. Questo non significa che vinceremo tutte le partite, ma che abbiamo fatto quello che volevamo fare”.
CARICA — “La mia carica emotiva, psicologica? E’ superiore a quella di 4 anni fa. Sono ancora più pimpante. La carica me la danno anche le persone con cui lavoro”.
IDEE CHIARE — “Ce le ho chiare, eccome. Non le ho potute mostrare per colpa di alcuni infortuni. Presto potrò concretizzare quelle che avevo in testa da tanto tempo. Una mia idea, per esempio, è schierare una difesa un po’ più compatta che mi possa così permettere di tenere in campo tre giocatori offensivi davanti”.
Marcello Lippi, 62 anni, osserva l’allenamento degli azzurri. Si riconoscono Quaglieralla e Criscito. Reuters
Marcello Lippi, 62 anni, osserva l’allenamento degli azzurri. Si riconoscono Quaglieralla e Criscito. Reuters
PIRLO — “E’ qui perchè abbiamo tutti la convinzione che possa recuperare anche già per la terza partita. Gattuso e Zambrotta sono stati portati in Germania non disponibili per l’inizio del Mondiale. Quindi non è la prima volta che mi comporto così. L’assenza di Pirlo è importante, sarà sostituito da un vice Pirlo che giocherà nel suo ruolo ma con caratteristiche differenti, ma verrà buono per le partite successive, perchè vogliamo andare sino in fondo. E l’Olanda con Robben e la Costa d’Avorio con Drogba stanno facendo lo stesso. Comunque un solo giocatore non fa vincere un Mondiale. Con Messi in squadra l’Argentina ha rischiato di non qualificarsi per il Sudafrica”.
INCITAMENTO — “La sfiducia di qualcuno nei nostri confronti? Non so se succede, ma se succede che le cose vanno bene sul carro dei vincitori stavolta non ci faccio salire tutti. Ma mi conforta che ieri sera a Malpensa c’era tanta gente, parecchie centinaia di persone. A questo entusiasmo non eravamo abituati, 4 anni fa, alla partenza da Pisa, c’era una persona con uno striscione per me, ed era un mio amico”.
fonte: gazzetta.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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