MILANO – Il tifoso del Milan non ce la fa più: ormai in casa rossonera si guarda solo ed esclusivamente al bilancio, fregandosene che la squadra non sia competitiva, come se l’andare avanti nelle competizioni non portasse soldi in più in cassa. Ma cosa sta succedendo in quel di Via Turati? Semplice, ormai sembra proprio che per il presidente il giocattolo Milan sia solo una bella macchina d’epoca, la carrozzeria è il bilancio (si tenta di pulirlo meglio che si può, ovviamente con soluzioni interne), il motore la competitività della squadra (praticamente inutilizzabile per i grandi traguardi). Eppure, nonostante l’evidenza e nonostante tutto, si continua a dire ai tifosi che “siamo a posto così”, “facciamo difficoltà a trovare giocatori migliori dei nostri” (come se le paytv del giorno d’oggi non dassero possibilità a chi la faccia di vedere praticamente qualsiasi campionato europeo e mondiale, quindi un vasto parco di giocatori visionabili!), “senza infortuni saremmo stati a batterci per lo scudetto” (senza ovviamente dire che una rosa che punta a grandi traguardi deve avere delle grandi alternative..).
Ma soprattutto, ci si batte per questo bilancio. Si può capire l’esigenza di diminuire i costi, ma allora perché a gennaio davanti ad un’offerta di 9 milioni di euro per il 32enne Gattuso (grazie mille per tutto quello che hai dato, ma ogni storia ha la sua fine), gli è stato rinnovato seppur con ingaggio spalmato, il contratto? Con 9 milioni in cassa e uno stipendio faraonico in meno, non era meglio tentare di prendere un bel giovane da mettere sotto la protezione di Ambrosini e Flamini? o è meglio prendere, seppur in prestito gratuito, Amantino Mancini con uno stipendio da capogiro quando non meriterebbe neppure di avvicinarsi alle porte di Milanello? E ancora, perché i tifosi devono pagare con il fegato e la rabbia l’incapacità di una dirigenza che in 8 anni, ripeto, 8 ANNI, non ha trovato 1, e dico 1, sostituto del centrocampo formato nel 2002? Ah sì, uno lo avevamo trovato, era l’erede di Rui Costa… KAKA’! E dato che Pato è l’erede di Sheva, aspettiamoci di tutto…
Un’altra cosa stranissima di questa politica dirigenziale è il fatto che per fare acquisti servono soldi freschi, quindi un aumento di capitale. Dato che abbiamo 11 giocatori in scandenza nel 2011, non sarebbe meglio anticipare questo aumento di capitale (tra l’altro cospicuo, ma il fatto di non aver trovato prima giocatori è una colpa unica della dirigenza), e prendere qualche giocatore ora, cosicchè il prossimo anno non saremo costretti ad acquistare l’intera Serie A per rimpiazzare i partenti? Sia chiaro, giocatori giovani che prendono pochi soldi e che siano Under 23 (il progetto tanto acclamato dal Presidente in fondo), in fondo i soldi del cartellino gravano in un solo bilancio (chiudendolo quindi con un passivo più pesante ma con una rosa molto più competitiva e con giocatori che possono anche essere venduti!), mentre quelli dei contratti, soprattutto quelli gravosi, gravano per tutti gli anni in cui il giocatore milita. Non è che il prossimo anno i tanto conclamati ingaggi pesanti rinnoveranno? Bene, è questa la nostra più grande paura. E dato che la società non fa chiarezza, anzi, pensa più ai workshop con gli sponsor, ci rimarrà per molto tempo, purtroppo. Perchè questa dirigenza, lo deve sapere, sta completamente perdendo tutta la stima dei tifosi accumulata in 24 anni di successi, trofei, gioia e pianti.
Enrico Pizzolon – www.calciomercatonews.com