MILANO – Alla fine tutti contenti. Lo è Adriano Galliani, che non sarà costretto a salutare uno di quei milanisti doc molto amati nella filosofia aziendale di via Turati; lo è Massimiliano Allegri, che potrà contare su un professionista serio e grande conoscitore del mondo rossonero; e in fondo lo è anche lui, Mauro Tassotti, il diretto interessato.
Tassotti è troppo legato all’ambiente per piantare grane o tenere il muso. Il treno magari passerà ancora. Adesso, dopo la tournée in Usa e Canada che gli ha regalato la soddisfazione di condurre la squadra in prima persona, ci sarà un po’ di vacanza e poi occorrerà pensare subito a pianificare la prossima stagione. Come ha chiarito lui ieri all’arrivo a Malpensa: «Se mi aspettavo di diventare io l’allenatore? Non mi aspettavo nulla e non sono deluso. Devo vedermi con Galliani per capire come stanno le cose, per capire quale sarà il mio ruolo». Detto e fatto. Ieri Tassotti si è incontrato subito con Galliani, al quale ha comunicato l’intenzione di rimanere nei ranghi. Era stata infatti la dirigenza a lasciarlo del tutto libero di scegliersi il futuro. Ma anche in tournée il tecnico aveva lanciato segnali positivi: «Qualunque sarà la scelta del Milan sull’allenatore, nulla cambierà nei nostri rapporti. Sono qui da 30 anni e ci sto benissimo».
Dunque sarà Tassotti il vice di Allegri. Il prossimo e ultimo passaggio sarà il colloquio proprio con l’ex tecnico del Cagliari, non appena lo sbarco a Milano sarà ufficiale. Ma appare soprattutto un pro forma, dal momento che Allegri non ha preclusioni in merito. Chiamiamola una verifica e un’analisi dei nuovi metodi di lavoro, che Tassotti integrerà con l’enorme bagaglio maturato a Milanello. Il ‘Tasso’ sarà uno dei due uomini di fiducia di Allegri: l’altro è Marco Landucci, che a Cagliari era vice di Allegri e preparatore dei portieri. Ruolo, quest’ultimo, che ricoprirà al Milan al posto di Villiam Vecchi. In pratica Tassotti resta l’ultimo baluardo della «vecchia guardia» rossonera nel rinnovato staff tecnico della prima squadra. A Valerio Fiori infatti è stato proposto un ruolo nel settore giovanile. Rimarranno invece al loro posto, come coordinatori di ‘MilanLab’, Tognaccini e Meersseman.
(Fonte ‘Gazzetta dello Sport’)
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