MILANO – E’ Massimo Moratti l’artefice della nuova Inter forte e vincente contro tutto e tutti. Se prima il patron nerazzurro poteva essere additato come l’imprenditore italiano che peggio investiva in Serie A e Silvio Berlusconi il numero uno degli acquisti e degli affari ora la situazione si è completamente capovolta. Basta andare a scorrere gli archivi del calciomercato analizzando in dettaglio le varie operazioni in entrata dei due patron di Inter e Milan. Negli ultimi anni, nella Milano nerazzurra, è sbarcata gente del calibro di Cambiasso, Julio Cesar, Lucio, Sneijder, Milito, Samuel fermandoci ai giocatori più importanti. Affari con la A maiuscola visto che hanno comportato un esborso economico misero rispetto ai trofei ottenuti grazie al loro innesto. In contemporanea, nella Milano rossonera, al di fuori del trio Pato-Kakà-Thiago Silva, tre autentici fenomeni scovati però dall’ex Leonardo, arrivavano i vari Ronaldo a fine carriera, Emerson, lo sconosciuto Ricardo Oliveira, il punto di domanda Huntelaar, i rinnovi di Dida e Favalli, Onyeuwu ecc ecc. Un Massimo Moratti che ha svestito i panni da spendaccione per mettersi quelli da Berlusconi, ex-grande luminare negli affari di mercato. L’ultima genialità del numero uno di corso Vittorio Emanuele la spedizione a Madrid del pacco (in tutti i sensi) Mourinho-Maicon. Dal duo l’Inter ricaverà circa 50 milioni di euro. Il primo voleva fare il “furbetto” e lasciare Milano senza sborsare neanche una lira; il secondo continua a battere cassa alla Pinetina ed è in netta fase calante. Intanto, nella sponda rossonera di Milano, ci si assicura il colpaccio Yepes, si punta su Lazzari, Astori e Eder, con tutto il rispetto per i tre, e si tira il prezzo al Siviglia per Luis Fabiano: e si, il calcio è proprio cambiato!
La redazione di Calciomercatonews.com