NAPOLI – La pausa estiva è vicina, ma nonostante lo slalom delle testimonianze coi mondiali sudafricani (assenti giustificati
Rosetti e Calcagno), nelle quattro udienze programmate da martedì al 22 giugno (ripresa il 1° ottobre) assisteremo ad una vera e propria ‘Acceleropoli’: mancano all’appello alcuni testimoni di Pairetto, tra i quali Collina. E, a sorpresa, anziché attendere l’estate proprio nelle ultime udienze del processo saranno i legali di Moggi ad entrare in scena, con la loro lista di testimonianze. Il fatto è che, facendo i calcoli e riguardando alla durata delle recenti udienze testimoniali, pensare che la giudice Casoria riesca a centrare il suo obiettivo di andare a sentenza prima di Natale pare sempre più concreta.
Di certo chi telefonava ed è stato pizzicato nelle intercettazioni di Calciopoli 2 sarà chiamato a ottobre (Moratti, per esempio, ma anche quel Franco Baldini amico di Auricchio che è impegnato con l’Inghilterra in Sudafrica), ma di “vip” di Calciopoli e collaterali (Tavaroli, Cipriani, quelli dello scandalo Telecom, ma anche alti papaveri di Figc e istituzioni) se ne vedranno in questo giugno atteso come caldo a Napoli.
Dopo il notaio Iori, quello che certificava i sorteggi avvenuti a via Tevere, sede dell’Aia, e al giornalista Pesciaroli, l’altro ex designatore chiamerà a parlare dei sorteggi di Coverciano l’altro notaio, Tavassi, ma anche altri giornalisti chiamati a tirar fuori palline dalle urne in discussione. La strategia è chiara: sentirsi dire che nessuna taroccamento è stato commesso anche a Firenze. La parte più interessante della strategia difensiva di Bergamo è però quella evidenziata negli ultimi mesi; la chiameremmo strategia presidenziale e prevede la chiamata sul banco dei testimoni di importanti dirigenti del calcio di club. A partire da Galliani, presidente di Lega e ad del Milan, sul banco non tanto o troppo per le spericolate telefonate di Meani, quanto per rispondere sul fatto che di griglie si parlasse tutti, che il sistema era quello perché c’era un accordo politico-economico tra Figc e Lega, coi soldi pagati per il sistema arbitrale che venivano stornati dal bilancio federale grazie alla rinuncia della Confindustria del contributo federale. Ma non solo Galliani, a capo di un grande club, ma anche del livornese Spinelli e anche di quel Pieroni, ai tempi presidente dell’Ancona.
Tra Pairetto (De Marchi, Bergonzi) e Bergamo saranno parecchi gli arbitri che sfileranno a Napoli nell’aula 216: le domande le prevediamo, visto quel che è capitato martedì. Saranno convocati in queste ore Morganti, Paolo Mazzoleni, l’assistente Papi, ma anche il bis di Pisacreta.
Bergamo vuole integrare l’audizione di martedì dell’ex assistente in campo in Juve-Milan, gara per la quale è stato messo alla gogna Bertini (ma Rosetti e Collina al telefono avevano assolto il collega aretino).
(Fonte ‘Tuttosport’)
La Redazione di www.calciomercatonews.com
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