NAPOLI – ROMA. Si torna in aula nel processo di Napoli, la giudice Casoria ha aggiornato un’agenda di udienze che arriva fino al luglio 2011, è vero, ma intende procedere molto più spedita per arrivare alla sentenza di primo grado del processone a Moggi e altri 23. Domani in aula (forse) le ultime deposizioni delle parti civili: verrà il presidente del Brescia Corioni e il consulente Reguzzoni? Da vedere.
URNE E PALLINE Di certo inizia il suo lavoro la difesa di Pierluigi Pairetto, cominciando l’opera di contropiede rispetto alle accuse dei pm napoletani con i notai e i giornalisti (l’ex presidente dell’Ussi, Antonello Capone e Angelo
Pesciaroli) che a Coverciano e Roma presiedevano e partecipavano al sorteggio arbitrale. Sarà come tornare indietro di sei anni a quei venerdì in cui ci si riuniva (pubblicamente) per tirar fuori palline e abbinamenti di arbitri e partite, con giornali che anticipavano le fasce (come facevano al telefono Moggi, Facchetti, Governato
e tanti altri dirigenti con Bergamo e Pairetto). Una delle colonne portanti dell’accusa di calciopoli, cui aderirono in pieno i giudici sportivi per assistere l’ipotesi di condizionamento dell’intero campionato 200405: sorteggi pilotati, taroccati, con blitz (pochi) dei carabinieri e molti suggerimenti sulle operazioni sempre curate da giornalisti e – soprattutto – dei notai che agivano in veste ufficiale. E che, anche loro, non sono mai stati sentiti dagli investigatori, ma neanche chiama- ti a rispondere di quei sorteggi: hanno preteso, i notai stessi, di essere chiamati come testimoni, non sopportano l’idea che si possa pensare a loro come a gente che si faceva passare un taroccamento sotto il naso ogni settimana. Ci si chiede ancora perché non siano stati interrogati: è uno dei misteri di Calciopoli 2. In effetti risultò davvero sorprendente, in sede di audizione del tenente colonnello
Auricchio, che proprio una delle prove regine dell’indagine – i sorteggi pluri-annunciati come deformati da Bergamo& Pairetto – non fosse stata esplorata fino in fondo. A dire il vero anche dalle telefonate, vecchie e nuove (cfr. MazzeiFacchetti e Facchetti-Bergamo, con richiesta/proposta di un Collina non sorteggiato etc.), evidenziano come la stessa sistemazione delle griglie, con più o meno consultazioni con i Moggi, i Facchetti, gli Spalletti etc, non garantiva: per Milan-Juve i rossoneri volevano Paparesta (quello del dossier Assobiodiesel), Moggi Trefoloni, mentre il sorteggio privilegiò Collina (cfr. telefonate Fazi- Bergamo ed altre).
GOTHA AIA Pairetto ha poi deciso di chiamare in causa il gotha dell’associazione arbitrale. Ascolteremo Alessandro
Guidi, braccio destro dell’ex designatore ai tempi della Can C e anche della commissione con Bergamo in A e B, un arbitro e osservatore con esperienze nel calcio di vertice, nel Bologna di Cazzola. Poi toccherà a due pezzi importanti dell’Aia di oggi: il vicepresidente Narciso Pisacreta, assistente in una delle partite più chiacchierate di Calciopoli (quello che sbaglia i due fuorigioco per i due gol bianconeri in RomaJuve), ma anche Alfredo Trentalange che nella struttura di Marcello Nicchi ha il delicato ruolo di responsabile tecnico nazionale. I colpi di scena nelle cinque udienze che ci separano dalla pausa estiva (inizia il 22 giugno) non finiscono qui.
Fonte: Tuttosport
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