TORINO – Se Gigi Buffon si dice sicuro di restare alla Juventus, Alessandro Del Piero non sa ancora se è arrivato all’ultima fermata o al capolinea. Domani andrà in vacanza, maal contrario di altri compagni ufficialmente non ha ricevuto segnali dai nuovi dirigenti. Il che potrebbe essere anche un buon segno, rinforzato dalle lusinghiere parole spese sul suo conto da Delneri. Eppure risulta che non tutti in corso Galileo Ferraris siano convinti dell’utilità del capitano, nonostante nella stagione appena conclusa sia quello che ha segnato di più, mettendoci anche la faccia nei momenti di maggior contestazione. Come Bettega Del Piero ha ancora un anno di contratto a 2,5 milioni di euro netti, un peso sul monte ingaggi che si vorrebbe alleggerire in vista di nuovi ingressi. E secondo diverse indiscrezioni gli sarebbe stato proposto di spendere quest’ultima stagione all’estero. Gli avrebbero persino trovato una squadra interessata negli Stati Uniti, a Filadelfia, per poi rientrare alla Juve con una carica prestigiosa, quella di vicepresidente. Un percorso simile a quello che fece Roberto Bettega a fine carriera. Ma Ale, che non si sente ancora alla fine, avrebbe risposto di no, rilanciando anzi per un altro anno da calciatore. «In America ci vado – ha detto tempo fa -. In vacanza, però, e poi torno». Stimoli «Noi non abbiamo ricevuto alcun segnale né convocazioni», assicura il fratello Stefano che lo rappresenta, facendo comunque capire che prima delle ferie, dunque in questo weekend, si aspetta una chiamata. «Perché non conosciamo i programmi della nuova dirigenza – spiega -. Ad ogni modo non ci fasciamo la testa prima di rompercela. Anzi, dal nostro punto di vista Ale ha un contratto fino al 30 giugno 2011 e un enorme desiderio di tornare in campo con forti stimoli dopo un’annata come quella che si è appena conclusa». Braccio di ferro Del Piero, insomma, a 35 anni è convinto di poter essere ancora utile alla Juventus, alla quale ha dedicato metà della sua vita e quasi tutta la carriera, e di potersela giocare anche per più di una stagione. Per l’impegno profuso in questa, spesso in condizioni precarie e nonostante i risultati, è stato anzi tra i pochi a salvare la faccia. Probabilmente però non è bastato e adesso si prefigura un braccio di ferro tra lui e la società. Ma a differenza di Buffon la terza componente, quella dei tifosi, sta alla finestra, neutrale e semmai più disposta a concedere credito ad Andrea Agnelli dopo averlo a lungo invocato. Ammainabandiera C’è insomma il rischio concreto che la bandiera più alta della Juventus venga ammainata dopo 17 anni di glorioso servizio. Un rischio che Del Piero in cuor suo respinge, perché se è vero che lo lusinga la prospettiva di un futuro da dirigente della Juventus è altrettanto vero che si sente ancora in pieno un atleta e che vuole continuare a far girare il contatore dei goal. Nella sua carriera ha quasi sempre raggiunto gli obiettivi che si è posto, grazie alla caparbietà, ed . probabile che la spunti anche stavolta. Altrimenti, se non sentirà la necessaria fiducia, andrà a giocare all’estero, ma dove vuole lui.
fonte: tuttosport.com
La Redazione di Calciomercatonews.com
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