MADRID (Spagna) – «Voglio che sia chiaro: un club deve vivere attorno, e a partire, dalle idee dell’allenatore. L’organizzazione è subordinata alle idee dell’allenatore»: con queste parole, oggi, Josè Mourinho spiega le sue idee sul ruolo del tecnico in una squadra di calcio in un’intervista concessa al quotidiano ‘As’. L’intervista esce all’indomani di quella dell’ex tecnico blanco Manuel Pellegrini – che Mourinho è chiamato a sostituire – nella quale il cileno denunciava che l’allenatore nel Real Madrid non ha voce in capitolo. Nell’intervista di oggi, Mourinho assicura comunque di non essere «un dittatore», come a volte viene descritto, e spiega che la prima cosa che farà «sarà parlare con le persone, conversare con Valdano, Pardeza e Chendo» del Real Madrid. Il portoghese mostra di avere le idee chiare su vari aspetti del funzionamento del club, da come si organizzerà dipartimento medico fino a come vuole modificare la struttura della citta sportiva dove si allena il Real a Valdebebas: «La zona Vip del pubblico è spettacolare, con pareti di legno e belle sedie, spiega, e a partire da adesso diverrà la zona dei calciatori e non dei Vip».
Mou, che dopo la presentazione pensa di lavorare una settimana a Madrid per poi andare in vacanza, ripassa anche la tattica usata per vincere la finale di Champions: «il Bayern è più rapido dell’Inter», analizza Mou, «così ho deciso di non tenere la palla, di essere compatto in difesa e che fosse il Bayern a perdere la palla. Abbiamo studiato cinque movimenti per quando recuperavamo il pallone e così è nato il secondo gol. Lo avevamo preparato».
Ultima domanda, molto diretta: lei è sicuro di diventare il prossimo allenatore del Real? «Non voglio uscire male dall’Inter, ma ho la sicurezza assoluta che allenerò il Real Madrid, con le buone o con le cattive».
(Fonte ‘ANSA’)
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