MADRID (Spagna) – «Non posso parlare nè bene nè male di Florentino Perez perchè non lo conosco, non lo vedo da agosto»: è questa la relazione che correva tra l’ex tecnico del Real Madrid Manuel Pellegrini ed il presidente del club che lo ha assunto un anno fa e licenziato ieri. L’allenatore cileno ha parlato ieri ai microfoni della CadenaSer ripassando l’anno vissuto al Real Madrid: «mi sa che mi avrebbero licenziato anche se avessi vinto la Liga, perchè non è una questione di titoli ma di concezione del calcio», ha chiarito Pellegrini, che si è visto cacciare dopo un anno anche se aveva firmato per due. L’allenatore ammette che fin dall’inizio ha avuto idee diverse dal presidente: «non so dove si sia rotta la relazione con Perez – ricorda il cileno -, ma c’è stata molta divergenza fin da quando chiesi pubblicamente che Robben e Sneijder rimanessero perchè erano due giocatori importantissimi». Entrambi i calciatori – poi arrivati in finale di Champions con Bayern e Inter – furono invece venduti dopo un mese dall’appello. «Non mi hanno mai chiesto di chi avevo bisogno per creare una squadra che giocasse il calcio che io volevo», affonda ancora il cileno, che riconosce di rispettare Florentino, ma di avere idee diverse sul ruolo del tecnico e su alcune scelte fondamentali: «chiama giocatori che nessun allenatore pretenderebbe perchè sono troppo cari, come Cristiano Ronaldo o Kakà». Il cileno se ne va «con la sensazione di essere rimasto a mezza via e con la frustrazione di non aver vinto titoli», ma ammette che sapeva a cosa andava incontro arrivando al Real, «perchè nessun tecnico riesce a rimanere più di un anno». L’esperienza è servita a sapere, ha detto, che l’allenatore del Madrid non ha voce.
Fonte: Ansa
La Redazione di Calciomercatonews.com
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