CURITIBA (Brasile) – Barricati in casa. Impossibile o quasi avvicinarli. Quando i giocatori del Brasile sono arrivati all’aeroporto di Curitiba, se ne sono poi andati su un bus con i vetri scuri, le centinaia di tifosi che erano ad aspettarli non li hanno nemmeno visti. Allenamenti a porte chiuse, anche ai giornalisti che hanno potuto seguire solo quello di domenica pomeriggio, le stelle della Seleçao che non partecipano alle conferenze stampa e quando arrivano i due giocatori (non di più) per le interviste i cameramen si prendono a spintoni. A Curitiba, dove il Brasile resterà fino a oggi (domani si va a Brasilia a salutare il presidente Lula e poi via in Sudafrica) a seguire la Seleçao ci sono 350 giornalisti accreditati (le richieste erano state 700), 37 telecamere e 13 autoarticolati parcheggiati all’ingresso del Centro do Treinamento per le trasmissioni via satellite. Un Brasile all’europea l’hanno già ribattezzato: « Molto simile a quello che capita nel mio club – ha detto Daniel Alvez, laterale del Barcellona – è importante la privacy per svolgere un buon lavoro e sorprendere gli avversari ».
L’IRA DELLA TORCIDA – Domenica però è scoppiata la contestazione a qualche centinaio di metri da dove la Seleçao si stava allenando: tutti contro Dunga, parole anche pesanti, mentre qualcuno cercava di salire sopra un muro per vedere qualcosa. L’ira della torcida, c’era anche chi inneggiava a Ronaldinho lasciato a casa, si è poi placata solo una mezzora dopo, quando da lontano i giocatori hanno salutato, con un gesto della mano, unico ringraziamento per l’appoggio ricevuto…
CREATI PER VINCERE – « Questa squadra è stata costruita dopo i tanti dubbi provocati dal Mondiale 2006 – ha detto Juan, il difensore della Roma – e questo ci ha reso più forti. Chi ha visto il lavoro che è stato fatto, percepisce che tutti abbiamo avuto l’opportunità di giocare. La nostra volontà è di disputare un grande Mondiale, ed è ciò che ci porteremo dietro, in Sudafrica ». Intanto Kakà, finora fermo, dovrebbe svolgere la prima seduta atletica solo oggi, mentre Luis Fabiano ha già ripreso. Ieri è sbarcato a Rio de Janeiro il portiere dell’Inter Julio Cesar, oggi sarà a Curitiba, mentre Maicon e Lucio si aggregheranno a Johannesburg. Decise due amichevoli, il 2 giugno contro lo Zimbabwe e il con la Tanzania.
POPOLARITÀ IN CALO – E Dunga continua a perdere consenso: secondo il sondaggio di Datafolha, solo il 49% dei brasiliani appoggiano il cittì, in aprile erano il 57%, mentre a dicembre il 64%.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione di Calciomercatonews.com
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