MILANO – Il Milan, dopo aver chiuso la stagione al terzo posto e aver risolto il contratto con Leonardo, sta cercando un nuovo allenatore da cui ripartire e riorganizzare la squadra, magari con innesti giovani. In questi giorni molti nomi stanno circolando in orbita Milan, da Allegri a Galli, da Costacurta a Donadoni. Tutti tecnici di scuola rossonera, a parte l’ex cagliaritano che, però, Galliani ha sempre tenuto in grande considerazione e ha sempre dichiarato: “Allegri ha il physique du role“. Effettivamente l’allievo di Galeone sembra davvero il favorito per l’approdo a Milanello, si parla di un meeting domani a Villa Certosa e alcuni sostengono che l’annuncio ufficiale possa arrivare dopo l’incontro con Berlusconi. Nel Milan non c’è il solo problema dell’allenatore, ci sono altre questioni spinose come Pato (anche se il brasiliano ha dichiarato che rimarrà a Milano n.d.r.) e soprattutto Ronaldinho, che ha spaventato tutti dopo le dichiarazione nel post-partita contro la Juventus. Noi di Calciomercatonews abbiamo contattato in esclusiva Tiziano Crudeli, noto giornalista di fede rossonera e volto della trasmissione Diretta Stadio, in onda sull’emittente Italia 7 Gold. Ecco l’intervista:
Salve Signor Crudeli, ben ritrovato. In questi giorni si parla insistentemente di un arrivo di Allegri al Milan, sarà lui l’erede di Leonardo?
“Sì il nuovo allenatore sarà Allegri, io lo dico da mesi e credo sia la scelta più giusta. Credo che sia meglio puntare su un allenatore giovane ma con già un po’ di esperienza e Allegri, a differenza di Filippo Galli, ha già lavorato due anni a Cagliari in Serie A, tra l’altro ottenendo ottimi risultati. E’ un ottimo tecnico ma non aspettiamoci subito dei traguardi eccezionali, andiamo per gradi“.
Come mai Tassotti non viene mai preso in considerazione come primo allenatore?
“Mauro è un bravissimo ragazzo e ha fatto una scelta di vita a rimanere sempre a Milano. Ha avuto parecchie proposte negli anni ma è rimasto anche per problemi familiari. E’ un ottimo allenatore, è un grande esperto di tattica. Un allenatore, però, deve avere tanti requisiti e soprattutto deve sapere quando usare il bastone e quando la carota. Il problema è che se un tecnico è conosciuto da parecchio tempo ed è amico dei giocatori inconsciamente si è portati ad essere più buoni e i giocatori possono approfittarne“.
Cosa c’è dietro il no di Van Basten, non ha avuto rassicurazioni sugli investimenti?
“Van Basten non ha avuto contatti ufficiali ma piace al presidente Berlusconi. La sua mancata disponibilità dietro il dolore ala caviglia credo sia una ‘copertura’, infatti ha dichiarato spesso che non reputa il Milan all’altezza delle grandi e probabilmente avrà capito che ci saranno pochi investimenti. Non ha voluto assumersi la responsabilità“.
Pato ha dichiarato che vuole restare al Milan, i tifosi possono stare tranquilli?
“Il Milan deve ripartire da Pato, è fondamentale per la squadra. Lui, Thiago Silva, Borriello e Antonini hanno fatto una grande stagione e sono i giocatori sui quali dobbiamo puntare per ripartire. Comunque non avrebbe senso cedere Pato adesso, è ancora giovane e non se ne trarrebbe grande guadagno, diverso sarebbe tra un paio di stagioni. Comunque rimane con noi“.
Ronaldinho ha spaventato un po’ tutti con le dichiarazioni nel post-partita contro la Juventus, c’è il rischio che parta?
“No, non credo. Il Milan gli ha proposto la spalmatura dell’ingaggio su più anni, anche perchè 8 mln di euro l’anno per una squadra che vuole abbassare i costi sono troppi. Questa proposta comunque non è stata accolta con molta felicità da Ronaldinho, anche perchè c’è il City che lo ricoprirebbe d’oro. La squadra di Mancini gli darebbe un ingaggio di 10 mln l’anno per tre stagioni, è una proposta molto allettante. In ogni caso credo che alla fine Dinho rimarrà con noi“.
Berlusconi in settimana ha parlato, e dopo la contestazione che lo ha amareggiato ha dichiarato che se si presenterà l’occasione farà un grande colpo. Dobbiamo aspettarci l’acquisto di un big da parte del Milan?
“E’ sempre difficile fare valutazioni. Berlusconi disse anche che non avrebbe ceduto Kakà e invece abbiamo visto tutti come è andata a finire. Come Presidente del Consiglio, come ha già detto lui, non può fare spese folli, deve rendere conto agli italiani e siamo in tempo di crisi; comunque io voglio essere fiducioso e spero che il grande colpo arrivi, farebbe piacere“.
Chiudiamo infine con una domanda sulla Primavera rossonera, che dopo anni bui è finalmente rifiorita. Galliani punta al ‘triplete’, questi ragazzi sono pronti per la prima squadra?
“Bisogna fare un monumento a Stroppa, sta facendo un lavoro eccezionale. Comunque andiamoci piano, intanto anche oggi la Primavera ha vinto (i ragazzi rossoneri sono impegnati in un torneo amichevole in Germania e hanno vinto 2-1 contro il Bayern Monaco n.d.r.). E’ stato fatto un grande lavoro ma la prima squadra è un’altra cosa, bisogna dosare i ragazzi pazientemente e saggiamente, senza correre il rischio di bruciarli. Ci sono alcuni elementi molto interessanti, su tutti direi Albertazzi, Verdi e Zigoni, con quest’ultimo che dovrebbe però rimanere un altro anno in Primavera“.
Danilo De Vittorio – www.calciomercatonews.com
Salve Signor Crudeli, ben ritrovato. In questi giorni si parla insistentemente di un arrivo di Allegri al Milan, sarà lui l’erede di Leonardo?
“Sì il nuovo allenatore sarà Allegri, io lo dico da mesi e credo sia la scelta più giusta. Credo che sia meglio puntare su un allenatore giovane ma con già un po’ di esperienza e Allegri, a differenza di Filippo Galli, ha già lavorato due anni a Cagliari in Serie A, tra l’altro ottenendo ottimi risultati. E’ un ottimo tecnico ma non aspettiamoci subito dei traguardi eccezionali, andiamo per gradi”.
Come mai Tassotti non viene mai preso in considerazione come primo allenatore?
“Mauro è un bravissimo ragazzo e ha fatto una scelta di vita a rimanere sempre a Milano. Ha avuto parecchie proposte negli anni ma è rimasto anche per problemi familiari. E’ un ottimo allenatore, è un grande esperto di tattica. Un allenatore, però, deve avere tanti requisiti e soprattutto deve sapere quando usare il bastone e quando la carota. Il problema è che se un tecnico è conosciuto da parecchio tempo ed è amico dei giocatori inconsciamente si è portati ad essere più buoni e i giocatori possono approfittarne”.
Cosa c’è dietro il no di Van Basten, non ha avuto rassicurazioni sugli investimenti?
“Van Basten non ha avuto contatti ufficiali ma piace al presidente Berlusconi. La sua mancata disponibilità dietro il dolore ala caviglia credo sia una ‘copertura’, infatti ha dichiarato spesso che non reputa il Milan all’altezza delle grandi e probabilmente avrà capito che ci saranno pochi investimenti. Non ha voluto assumersi la responsabilità”.
Pato ha dichiarato che vuole restare al Milan, i tifosi possono stare tranquilli?
“Il Milan deve ripartire da Pato, è fondamentale per la squadra. Lui, Thiago Silva, Borriello e Antonini hanno fatto una grande stagione e sono i giocatori sui quali dobbiamo puntare per ripartire. Comunque non avrebbe senso cedere Pato adesso, è ancora giovane e non se ne trarrebbe grande guadagno, diverso sarebbe tra un paio di stagioni. Comunque rimane con noi”.
Ronaldinho ha spaventato un po’ tutti con le dichiarazioni nel post-partita contro la Juventus, c’è il rischio che parta?
“No, non credo. Il Milan gli ha proposto la spalmatura dell’ingaggio su più anni, anche perchè 8 mln di euro l’anno per una squadra che vuole abbassare i costi sono troppi. Questa proposta comunque non è stata accolta con molta felicità da Ronaldinho, anche perchè c’è il City che lo ricoprirebbe d’oro. La squadra di Mancini gli darebbe un ingaggio di 10 mln l’anno per tre stagioni, è una proposta molto allettante. In ogni caso credo che alla fine Dinho rimarrà con noi”.
Berlusconi in settimana ha parlato, e dopo la contestazione che lo ha amareggiato ha dichiarato che se si presenterà l’occasione farà un grande colpo. Dobbiamo aspettarci l’acquisto di un big da parte del Milan?
“E’ sempre difficile fare valutazioni. Berlusconi disse anche che non avrebbe ceduto Kakà e invece abbiamo visto tutti come è andata a finire. Come Presidente del Consiglio, come ha già detto lui, non può fare spese folli, deve rendere conto agli italiani e siamo in tempo di crisi; comunque io voglio essere fiducioso e spero che il grande colpo arrivi, farebbe piacere”.
Chiudiamo con una